HomeGestire un NegozioRicarico abbigliamento: come calcolare il prezzo di vendita dei tuoi articoli

Ricarico abbigliamento: come calcolare il prezzo di vendita dei tuoi articoli

Calcolare il prezzo di vendita e il ricarico merce è uno degli aspetti più importanti per ogni titolare di negozio, vediamo insieme in cosa consiste.

Tempo di lettura: 3 minuti

Calcolare il prezzo di vendita dei prodotti ed il ricarico sulla merce sono alcuni degli aspetti più importanti per qualsiasi attività commerciale.

Quante volte il commercialista ti ha detto che non hai un buon fatturato, nonostante l’attività vada bene? Hai mai pensato che la “causa” possa essere a monte?

Questo perché, calcolare i prezzi dei prodotti in modo adeguato ed avere un buon rapporto tra ingressi in negozio e vendite, fissati all’interno dei tuoi KPI Retail, non è così semplice come può sembrare.

Quindi, cerchiamo di conoscere meglio l’argomento vedendo insieme cos’è il ricarico, cos’è il margine commerciale e come si determina il prezzo di vendita.

LEGGI ANCHE: Obbligo esposizione prezzi: le linee guida per non infrangere le regole

Cos’è il ricarico

Il ricarico della merce è una percentuale che va aggiunta al prezzo di costo di un prodotto ed è dato dalla differenza tra il prezzo di vendita ed il costo di acquisto del prodotto, entrambe considerate al netto dell’IVA.

Normalmente, i commercianti, per determinare il prezzo di vendita, prendono il costo di acquisto di un prodotto senza IVA e lo moltiplicano per un numero compreso tra 2 e 3 (ricarico medio abbigliamento); così ottengono il prezzo da esporre comprendente di IVA.

Dunque, per verificare la percentuale di ricarico si procede in questo modo: 

50 € (costo di acquisto del prodotto IVA esclusa) x 2,5 = 125 € (prezzo di vendita IVA compresa);

125 € – 22% di IVA = 102,46 € (prezzo di vendita senza IVA);

102,46 € – 50 € = 52,46 € (ricarico o guadagno lordo);

52,46 € / 50 x 100 = 104,9% (ricarico a percentuale).

Il ricarico non va assolutamente confuso con il margine di guadagno: questo è uno degli errori più comuni che commettono i commercianti alle prime armi.

Come si calcola il ricarico: le elementi da tenere in considerazione

Il ricarico va calcolato tenendo conto di diversi fattori quali:

  • prezzi di mercato;
  • target di riferimento;
  • tipologia di clienti a cui ti rivolgi;
  • ciclo di vita del prodotto.

Pertanto, è sbagliato applicare lo stesso ricarico merce a prodotti differenti tra loro.

Il modello di gestione ottimale sarebbe quello di un marketing mix di ricarico, differente per tipo di articolo e diffusione, cosa che va studiata a tavolino con professionisti del settore, per evitare di redigere un bilancio in negativo.

Inoltre, il ricarico dev’essere analizzato sotto due punti di vista: 

  1. il punto di vista del commerciante, che conosce perfettamente i costi che deve sostenere; quindi, per poter guadagnare, deve aggiungere al costo di acquisto del prodotto le proprie spese di gestione;
  2. il punto di vista del cliente, che vuole semplicemente acquistare ad un prezzo competitivo. Per convincerlo a spendere qualcosa in più, quindi, bisogna offrirgli dei plus come un servizio accurato, grande professionalità, un ottimo post-vendita, un ambiente accogliente, ecc. Il discorso cambia se tratti un prodotto di nicchia, poiché il cliente ne riconosce il carattere di unicità ed il prezzo alto attribuisce valore all’acquisto. In tal caso è possibile calcare un po’ di più la mano, mantenendoti comunque su cifre ragionevoli e competitive per quel segmento di mercato.

Cos’è il margine di guadagno

Per prima cosa è importante sapere che il margine di guadagno è sempre inferiore al ricarico ed è quanto ti rimane in cassa dopo la vendita di un prodotto.

Rappresenta l’utile netto, quella parte della transazione commerciale (IVA esclusa) che va a coprire i costi di gestione.

Se volessimo esprimere il margine di guadagno di un negozio abbigliamento con una formula sarebbe:

MARGINE DI GUADAGNO = IMPONIBILE FATTURA DI VENDITA – IMPONIBILE FATTURA DI ACQUISTO

Per ottenere il margine in percentuale basta moltiplicare il risultato per l’imponibile di vendita e dividere tutto per 100.

Un buon commerciante guadagna anche quando compra

Oltre ad attribuire ai prodotti il giusto ricarico, per aumentare i tuoi fatturati puoi cercare di acquistare la merce a prezzi inferiori rispetto ai concorrenti.

In questo modo, hai la possibilità di vendere a prezzi anche leggermente inferiori, ottenendo comunque un buon margine di guadagno.

Per fare ciò puoi ottenere uno sconto importante sui prodotti acquistati richiedendone un quantitativo più ampio, concentrandoti ovviamente sulla merce che ha maggior successo e che è più apprezzata dalla tua clientela abituale.

Giuseppe Celentano
Giuseppe Celentano
Marketing & Communication Director di magicstore, piattaforma SaaS per il fashion retail omnicanale. Esperto nella digitalizzazione dei processi di vendita e nelle strategie di marketing, coniuga visione strategica, orientamento ai dati e attenzione al fattore umano. I suoi interventi sono pratici, motivazionali e mirati a generare valore immediato per chi opera nel retail.

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