La vetrina di un negozio ha due compiti fondamentali: spingere il passante ad entrare nel punto vendita e poi convincerlo ad acquistare subito un articolo piuttosto che farlo in un secondo momento online direttamente da casa. Ecco perché dovresti chiederti come creare una vetrina originale, domanda alla quale diamo una risposta in questo articolo.
Tanto per iniziare dovresti conoscere le 10 regole d’oro per il visual merchandising, così puoi avere maggiori dati ed informazioni da cui trarre spunto. Secondariamente devi creare un’esperienza originale per il cliente, operazione tutt’altro che semplice in un mercato così saturo ed altamente competitivo, ma non impossibile.
Ecco di seguito alcuni utili consigli per attirare l’attenzione dei passanti, “costringendoli” ad entrare nel tuo punto vendita.
Indice
Come creare una vetrina originale: tecniche per ottenere il tanto sospirato “effetto wow”
Mai sentito parlare dell’“effetto wow”? É per l’appunto quell’evento così straordinario e stupefacente che fa sospirare al consumatore “wow”!
L’effetto deve essere generato già nelle vetrine, che per prime passano sotto l’occhio indagatore ma distratto del potenziale cliente. Il consumatore medio ormai è abituato ad avere una soglia dell’attenzione molto bassa, tanto nell’online quanto nell’offline, perciò è necessario trovare un elemento capace di catturare subito la sua attenzione, esattamente come un pugno nello stomaco.
Forse l’espressione è un po’ forte, ma rende l’idea di come deve sentirsi il cliente quando passa davanti alla tua vetrina. Ovviamente lo stesso “effetto wow” deve proseguire all’interno del negozio grazie ad una continuità stilistica che accompagna il consumatore dall’inizio alla fine della sua esperienza d’acquisto.
Come ricreare questo effetto wow? Devi dare fondo a tutta la tua creatività, ma un’ottima idea è il concetto “put a pig in the window”, ben conosciuto dagli esperti di visual merchandising, che significa “metti un maiale in vetrina”.
Cosa si intende? Che devi inserire un elemento totalmente slegato dal contesto che, inevitabilmente, attirerà l’attenzione del passante che quindi poserà lo sguardo anche sui prodotti circostanti.
Devi ragionare fuori dagli schemi, dando fondo a tutta la tua creatività per raccontare la storia e la filosofia del tuo negozio. Tieni a mente che devi comunque mantenere un filo conduttore con l’identità del tuo brand, quindi va bene “mettere il maiale in vetrina”, ma non andare oltre le righe e non discostarti troppo da ciò che rappresenti.
Come usare la tecnologia per l’allestimento delle vetrine
La tecnologia ormai fa parte di ogni aspetto della nostra vita e, naturalmente, ha trovato ampia applicazione anche nell’ambito del visual merchandising.
Molti negozi hanno adottato le vetrine interattive, che consentono ai clienti di interfacciarsi direttamente con il display che può produrre effetti diversi o suggerire addirittura i migliori outfit in base alla corporatura ed ai colori dei capelli e degli occhi.
Potresti obiettare che queste soluzioni richiedono un investimento iniziale importante e che non tutti possono permetterselo, soprattutto i piccoli negozi. Sicuramente i costi iniziali sono abbastanza sostenuti, ma ti sei mai chiesto quanto costa sostituire ogni stagione o addirittura ogni mese cartonati, decorazioni ed altri materiali che devono essere stoccati in magazzino e che occupano spazio prezioso?
Le vetrine interattive e tecnologiche potrebbero quindi essere la soluzione ideale anche a livello economico poiché, dopo la spesa iniziale, richiedono solo costi piuttosto contenuti per quanto riguarda la manutenzione ed eventualmente l’aggiornamento.
C’è poi da considerare un’altra cosa: tutti i consumatori, che siano Millenials, Generazione Z o baby boomers, utilizzano i pc e gli smartphone quasi quotidianamente. Sono quindi abituati ad un’esperienza interattiva, perciò si sentirebbero nella loro “comfort zone” se possono utilizzare dispositivi digitali anche durante gli acquisti nei negozi fisici.
I vari dispositivi tecnologici nei negozi possono inviare input visivi, luminosi e sonori e adattarsi alle esigenze di ogni consumatore, trasformando l’acquisto in una sorta di “luna park”.
Un’esperienza totalmente immersiva che entusiasma il cliente a tal punto che non vede l’ora di tornare nuovamente in quel punto vendita a fare shopping.
Valutazioni da fare per un allestimento sorprendente
Per allestire la tua vetrina, che sia interattiva o ispirata al concetto del “put a pig in the window”, devi fare una serie di valutazioni.
Puoi adottare le soluzioni più estroverse ed estemporanee che preferisci ma, come già specificato, devi comunque mantenere l’identità del negozio. In caso contrario, il tuo intervento sembrerà fatto a casaccio e non otterrebbe l’effetto desiderato.
A tal proposito, devi chiederti qual è l’emozione che intendi suscitare nel passante: romanticismo? Una dolce nostalgia? Un forte desiderio? A seconda delle risposte che ti dai puoi scegliere con maggiore oculatezza l’allestimento più indicato alle tue necessità.
Quando si parla di obiettivi, si fa riferimento anche ai prodotti ed agli articoli che preferisci mettere in evidenza. Devi individuare i punti focali dove vuoi che convergano gli sguardi dei passanti e valorizzare così la merce che intendi maggiormente sponsorizzare.
Infine ricorda una cosa: oggi l’effetto sorpresa dura poco, quindi è meglio capire per quanto tempo proporre un allestimento e su quali idee lavorare in futuro per essere sempre sul pezzo e variare di continuazione. Anche la capacità di rinnovarsi continuamente è un ottimo modo per attirare i clienti, che saranno curiosi di vedere quale sarà il prossimo allestimento in vetrina.