La recente Legge di Bilancio 2021 è finalizzata ad incentivare imprese ed aziende ad assumere nuove persone, tramite sgravi fiscali, bonus ed agevolazioni.
La pandemia da Covid-19 ha messo ancora più a nudo la grave situazione economica italiana, dove il tasso di disoccupazione ha ormai raggiunto livelli molto preoccupanti.
Oltre agli incentivi assunzioni 2021, sono già state attivate alcune misure specifiche, come il decreto anticoronavirus destinato a supportare famiglie ed imprese.
L’obiettivo è creare lavoro soprattutto per i giovani e le categorie disagiate, come under 50 e donne. In questo articolo ci concentriamo sulle principali agevolazioni destinate a ditte, aziende e imprese per facilitare il ricollocamento dei disoccupati e far ripartire la macchina economica italiana.
Indice
Cosa sono gli incentivi assunzioni 2021 anti-Covid
Secondo la Legge di Bilancio 2021 gli incentivi assunzioni rappresentano sgravi contributivi e sostegni economici per favorire l’assunzione di determinate categorie di lavoratori.
I benefici economici e normativi vengono riconosciuti ai datori di lavoro che decidono di assumere, senza obblighi di legge, specifici lavoratori considerati svantaggiati. Tali contributi pubblici sono quindi destinati a coprire una parte delle spese, derivanti dal costo dei nuovi assunti, a carico del datore di lavoro.
Chi assume può quindi accedere ad una riduzione, totale o parziale, dei costi di lavoro da sostenere per un periodo di tempo.
Gli incentivi possono essere previsti dalla normativa nazionale o dalle normative regionali.
Agevolazioni assunzioni 2021 per under 35
La finanziaria 2021 prevede incentivi per le assunzioni o le trasformazioni a tempo indeterminato di giovani lavoratori under 35, che devono rispondere a 2 requisiti: non aver compiuto 36 anni al momento dell’assunzione o della trasformazione; non aver avuto precedentemente un rapporto a tempo indeterminato con altri datori di lavoro.
Il fattore che il neo-assunto abbia avuto in precedenza rapporti lavorativi di apprendistato con lo stesso datore di lavoro, o un altro, non rappresenta un ostacolo.
Il datore può accedere ad uno sgravio fiscale del 100% dei contributi previdenziali, per un massimo di 6.000 euro annui. Può inoltre beneficiare dell’agevolazione per 36 mesi, che possono diventare 48 se l’azienda è ubicata in Basilicata, Abruzzo, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia.
Sono esclusi i datori che, nei 6 mesi precedenti o nei 9 mesi successivi all’assunzione, hanno effettuato licenziamenti individuali o collettivi per giustificato motivo oggettivo relativamente a lavoratori inquadrati con la stessa qualificata dei neo-assunti.
Lo sgravio non può essere esteso alle conferme a tempo determinato di apprendisti, cioè nel caso di alternanza scuola-lavoro.
Incentivi 2021 per assunzioni genitori precari
Altra categoria considerata disagiata è quella dei genitori precari. Anche in questo caso il limite d’età massimo previsto per il lavoratore è di 35 anni. L’agevolazione è usufruibile anche in caso di trasformazione di un precedente rapporto a termine in un rapporto a tempo determinato. L’incentivo economico è pari a 5.000 euro, suddiviso in quote mensili non superiori alla retribuzione del lavoratore.
Il neo-assunto deve assolvere a questi requisiti: essere genitore o affidatario di figli minori; essere disoccupato oppure assunto precedentemente con contratto a termine, intermittente, in somministrazione o collaborazione coordinata o continuativa; essere iscritto alla Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori al momento dell’assunzione.
Incentivi assunzioni 2021 over 50
Un’altra categoria messa in crisi dall’epidemia Covid-19 è quella degli over 50.
La Legge di Bilancio fornisce agevolazioni alle aziende che assumono a tempo indeterminato o a termine over 50 disoccupati da almeno 12 mesi. Lo sgravio è pari al 50% calcolato sui contributi previdenziali e premi INAIL per 18 mesi (in caso di assunzione a tempo indeterminato) e 12 mesi (in caso di contratto a termine).
Bonus 2021 assunzioni donne
La stessa agevolazione prevista per i disoccupati over 50 viene estesa a tutte le aziende che assumono donne che non lavorano da almeno 6 mesi, senza alcun limite di età.
La misura è destinata alle donne residenti in aree svantaggiate ed occupate in una professione o un settore economico dove c’è un’evidente disparità di genere.
Ad ogni modo l’agevolazione può essere richiesta anche per l’assunzione di donne che non lavorano da almeno 24 mesi, senza limiti geografici.
Altre tipologie di assunzioni dipendenti
Quelle elencate finora sono i principali incentivi per le assunzioni nel 2021, ma ne esistono ancora altri che possono interessare le aziende.
Tra questi ci sono ad esempio quelli destinati all’assunzione di studenti a tempo indeterminato entro 6 mesi dalla conclusione del percorso di studi. Gli assunti devono comunque aver svolto presso lo stesso datore di lavoro un periodo di alternanza scuola-lavoro. Lo sgravio fiscale in tal caso è di massimo 3.000 euro annui.
Previsti bonus anche per le assunzioni a tempo pieno e indeterminato di soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza. In questo caso l’esonero dei contributi previdenziali a carico dell’azienda ammonta ad una somma non superiore a 390 o 780 euro mensili.
Infine sconti sono garantiti in caso di assunzione a tempo indeterminato o a termine per soggetti in cassa integrazione guadagni straordinari. I neo-assunti devono aver fatto richiesta dell’assegno di ricollocazione. Viene garantito l’esonero del 50% dei contributi previdenziali fino a 4.030 euro annui per 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato; per 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato.
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