Retargeting e Remarketing: strategie per migliorare la tua pubblicità online

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Tempo di lettura articolo: 5 minuti

Secondo un recente studio condotto da SalesForce, in media, su un e-commerce, solo il 2% delle conversioni avviene da utenti che approdano sul sito per la prima volta.

Ciò significa che, il 98% delle volte, acquisti o semplici contatti arrivano da potenziali clienti che ritornano su un sito e-commerce dopo un lungo peregrinare su altre piattaforme di vendita online.

Questo dato dimostra che basare la tua strategia web su una perfetta User Experience, che porti gli utenti ad un acquisto diretto alla prima visita, è sicuramente un’ottima scelta.

Ma non dev’essere l’unica, perchè molto più importante è cercare di fidelizzare l’utente e riportarlo sul tuo sito e-commerce dopo una prima visita terminata senza acquisti.

Ed è qui che entrano in gioco gli strumenti del Retargeting e del Remarketing, che permettono di intercettare nuovamente quelle persone che hanno già avuto un primo contatto con te, anche in tempi passati.

E che, per questo motivo, si rivelano più propensi ad acquistare rispetto ad utenti nuovi che non ti conoscono.

Ecco perché questi strumenti risultano così importanti per un’azienda come la tua: perchè ti permettono di recuperare potenziali clienti che ormai credevi persi, ai quali vendere i tuoi prodotti ed aumentare i guadagni del tuo sito e-commerce.

Ma cosa sono nello specifico il Retargeting e il Remarketing? Come si fanno? E quali sono le migliori strategie per utilizzarli?

Vediamolo insieme nella nostra nuova Guida Pratica.

Prima di addentrarti nella lettura, potrebbero interessarti le seguenti risorse:

Retargeting e Remarketing: cosa sono

Per prima cosa è bene fare una distinzione tra i due termini.

Per Retargeting si intende quell’attività che interessa principalmente campagne di annunci online o display advertising che vanno a colpire esclusivamente gli utenti che hanno interagito con un sito web. 

Quindi, basta che una persona sia semplicemente approdata sul tuo e-commerce una sola volta per rientrare tra i possibili obiettivi di una campagna Retargeting.

Il tracciamento dei contatti avviene tramite cookies, dati che vengono installati nel browser del potenziali cliente nel momento in cui accede al tuo shop online e che controllano i suoi comportamenti in rete.

Così, in base alle sue azioni, tu hai la possibilità di attivare una serie di sponsorizzazioni che verranno visualizzate esclusivamente da quell’utente, sia quando torna sul tuo e-commerce, sia mentre naviga su altri siti o sui social network.

Il Retargeting può essere di due tipi

  1. Statico: che consiste nella creazione di un gruppo fisso di annunci, presentati all’utente in base alle specifiche pagine che ha visitato sul tuo sito;
  2. Dinamico: che crea annunci personalizzati per ciascun consumatore in modo da riportarlo sul sito, mostrandogli direttamente una singola offerta oppure un articolo a cui era interessato.

Il Remarketing presenta molti tratti in comune con il Retargeting, ma si differenzia da esso in quanto si rivolge a clienti veri e propri della tua attività online.

Quando un utente effettua l’acquisto, infatti, gli vengono richiesti alcuni dati, che servono a profilare il consumatore ed incrementare la lista dei contatti. 

Con questi dati è possibile fare campagne per fidelizzare il cliente, invitarlo ad acquistare di nuovo e fare up-selling/cross-selling sugli articoli comprati.

Per rendere possibile tutto ciò, anche il Remarketing fa affidamento sui cookies, con l’obiettivo di arrivare all’utente giusto dopo un adeguato processo di fidelizzazione.

Retargeting e Remarketing: gli strumenti

Quali sono gli strumenti che permettono di fare Retargeting e Remarketing sul web?

Al primo posto ci sono sicuramente le piattaforme di advertising online.

Google Ads permette di realizzare ed attivare campagne di remarketing sulla propria Rete Display, un network composto da più di un milione di siti, che contribuiscono alla pubblicazione di inserzioni ad hoc per qualsiasi tipo di utente.

È possibile realizzare campagne di Retargeting e Remarketing anche sui social network, a partire da Facebook ed Instagram fino ad arrivare a Twitter, LinkedIn e Pinterest.

Facebook e Google Ads hanno un sistema di riconoscimento degli utenti che avviene attraverso uno script di codice, chiamato Pixel o Tag, che viene generato quando si attiva una campagna e, una volta inserito sul tuo e-commerce, raccoglie in automatico le informazioni sul traffico e le azioni che gli utenti compiono sul sito, permettendo anche di impostare obiettivi e segmentare gli utenti.

Come detto in precedenza, tutto si basa sui cookies, codici anonimi (consentiti dalla legge sulla privacy) che, quando un sito web viene visitato per la prima volta, vengono inviati al browser dell’utente, in modo che possa essere tracciato, anche se i suoi dati personali non vengano salvati. 

Così, in occasione di una visita successiva, sarà possibile sapere che la persona è già stata sul sito e, di conseguenza, potranno essergli mostrate delle inserzioni pubblicitarie specifiche 

Una campagna di Remarketing può basarsi anche sui messaggi di posta elettronica

Un esempio tipico è quello che prevede l’invio di mail automatiche agli utenti che hanno iniziato a riempire il carrello e-commerce, ma poi non hanno portato a termine l’acquisto. 

In questo caso, lo scopo è quello di suscitare il coinvolgimento dei destinatari e fare in modo che convertano le proprie intenzioni in azioni concrete.

Per facilitare il raggiungimento di questo obiettivo, puoi ipotizzare uno sconto, oppure inserire una scadenza temporale all’offerta, in modo da invogliare il potenziale cliente all’acquisto.

Retargeting e Remarketing: strategie ed esempi pratici

Vediamo ora come impostare una campagna di Retargeting/Remarketing e quali sono gli strumenti utilizzare per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Se vuoi raggiungere gli utenti che sono stati sul tuo e-commerce per invogliarli a tornare e compiere un’azione significativa (acquisto, iscrizione alla newsletter, riscatto del buono sconto, ecc.) in questo caso bisogna impostare una campagna di Retargeting.

Ricordati che, fra le persone che sono state sul sito, ci sono anche i clienti già acquisiti, chi ha aggiunto un prodotto al carrello e chi ha comprato.

Quindi, per spronare all’azione soltanto gli utenti inattivi che hanno visitato il sito, è il caso di escludere coloro che hanno già interagito con te, ai quali potrai dedicare delle campagne più mirate.

In una situazione di questo tipo, i canali che puoi utilizzare sono gli annunci su Google Ads e/o le inserzioni su Facebook ed Instagram.

Anche per raggiungere chi non ha mai acquistato sul tuo e-commerce bisogna impostare una campagna di Retargeting.

Questa campagna riduce il pubblico di destinazione a tutti gli utenti che sono stati nel tuo shop, hanno visualizzato determinati prodotti, aggiunto qualcosa al carrello ma, alla fine, non hanno concluso l’acquisto.

Rassicurali e falli tornare da te, utilizzando una comunicazione adeguata a loro, che sono ad un passo dal diventare tuoi clienti. 

Sempre attraverso Google Ads o Facebook/Instagram puoi utilizzare annunci dinamici che mostrino agli utenti esattamente i prodotti che hanno visualizzato.

Se invece l’obiettivo è raggiungere i tuoi clienti, si passa nel mondo del Remarketing

Puoi fare una campagna per fidelizzarli ed invitarli a comprare di nuovo da te, oppure fare up-selling e cross-selling sugli articoli acquistati. 

Qui i canali a disposizione aumentano perchè, oltre a Google Ads ed ai social network, puoi usare le Newsletter con campagne DEM (Direct Email Marketing) mirate.

Utilizza quanti più strumenti è possibile, in modo da avere una comunicazione ancora più precisa ed efficace.

Retargeting e Remarketing: perchè integrarli

Come visto, pur presentando diversi elementi in comune, quando si parla di Retargeting e Remarketing ci si trova di fronte a due azioni diverse.

Ecco perché è auspicabile abbinare tra loro gli strumenti, integrandoli all’interno di un piano marketing ben studiato.

Solo così puoi essere certo di aumentare le vendite e i guadagni del tuo e-commerce, ma diventa possibile anche raggiungere altri obiettivi come l’acquisizione di nuovi clienti potenziali e il miglioramento della brand awareness tra gli utenti, il che significa avere un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza.

Grazie a tali metodi, infatti, sarà più semplice persuadere i potenziali clienti ad acquistare, con Google Ads, i social network, l’e-mail marketing e tutti gli strumenti a tua disposizione che ti garantiranno i risultati migliori. 

Ma ricorda sempre che, per utilizzare il Retargeting e il Remarketing in modo efficace, è fondamentale saper orchestrare una strategia coerente e ben progettata.

Giuseppe Celentano
Marketing Director di MagicStore

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