Tutti noi siamo storyteller quando raccontiamo un viaggio ad un amico, quando proviamo a convincere un cliente ad acquistare un prodotto o quando spieghiamo ad un conoscente come raggiungere un determinato posto.
Lo storytelling aziendale non è altro che un racconto declinato secondo finalità di marketing che ha subito diversi cambiamenti in seguito all’avvento della tecnologia.
I brand sono diventati a loro volta storyteller per comunicare con il pubblico, coinvolgerlo e trasmettere emozioni. Lo storytelling fondamentalmente rende più dinamica ed emozionante la comunicazione, trasmettendo così i valori di un brand alla clientela. Grazie all’avvento dei social media lo storytelling non solo è diventato più variegato, ma indispensabile per ogni azienda che vuole instaurare un rapporto diretto e coinvolgente col cliente.
Indice
Gli step fondamentali per la nascita dello storytelling aziendale 4.0
La prima vera rivoluzione nel mondo del marketing aziendale si è verificata con l’avvento dei primi siti web. La grafica era poco curata ed i siti per la loro struttura erano più simili ad una brochure, come se fossero delle semplici vetrine espositive statiche.
Nei primi anni 2000 hanno iniziato ad assumere un’importanza primaria fattori come l’ottimizzazione SEO, le parole chiave ed il posizionamento nelle serp dei motori di ricerca. La rivoluzione digitale si è completata con la nascita di piattaforme come Facebook, Youtube, Twitter, Instagram ecc.
La narrativa fondamentalmente è rimasta la stessa, ma è stato profondamente rinnovato lo storytelling aziendale tramite nuovi processi di multimedialità. Le storie sono diventate più espressive ed accattivanti, attraendo una platea di pubblico più vasta. I social network per le aziende hanno fornito un nuovo modello di comunicazione narrativo capace di fornire spunti interessanti per il lancio di un nuovo prodotto o la presentazione di un progetto.
Non è certo un caso che i principali social network hanno creato un’apposita sezione per le “Storie”, dove gli utenti possono condividere in modo rapido un’avventura, un’esperienza o una storia. In fondo le storie piacciono a tutti, quindi raccontarle con i nuovi mezzi tecnologici a disposizione è un ottimo sistema per aumentare la visibilità di un’azienda sul web e la sua “brand awareness”.
Le principali tipologie di storytelling aziendale
La diffusione dei nuovi media e di conseguenza anche dei mezzi tecnologici a disposizione ha dato vita ad una lunga serie di storytelling. Se ne possono individuare almeno 5: digital storytelling, social media storytelling, visual storytelling, documentari web e video interattivi.
Digital storytelling
Il concetto di digital storytelling in realtà affonda le radici negli anni ’90 ed il termine fu coniato ad opera di Joe Lambert e Dana Atchley, fondatori del Center of digital storytelling. Nel corso di una rappresentazione teatrale i due proiettarono su un grande schermo immagini e filmati di storie di vita reale.
Il digital storytelling si è poi evoluto fino ai giorni nostri sfruttando i nuovi mezzi a disposizione. Si tratta di un video di pochi minuti accompagnato da una voce narrante, scritta oppure registrata, che racconta l’evolversi di una vicenda relativa ad un determinato ambito. Musica, immagini, didascalie, dialoghi e fotografie danno ulteriore forza alla narrazione.
Social media storytelling
Il social media storytelling è una narrazione di una storia su un social network. Gli utenti e le aziende sul proprio profilo hanno una timeline della bacheca dove poter inserire ogni giorno la loro storia. Questa tipologia di storytelling è risultata molto utile per capire come creare una pagina che vende su Facebook.
Visual storytelling
Il visual storytelling è una storia basata fondamentalmente sulle immagini, la cui forza impattante viene utilizzata dalle aziende per creare narrazioni molto incisive e toccanti. Instagram e Pinterest sono cresciuti notevolmente proprio grazie al grande impatto visivo delle foto.
Documentari web
I documentari web sono dei documentari interattivi che lasciano al lettore grande libertà, in quanto può decidere se approfondire o meno un aspetto a seconda delle sue preferenze.
Video interattivi
I video interattivi sono storie in cui l’osservatore può intervenire direttamente, determinandone lo svolgimento in base alle sue scelte. Pur essendo una tipologia di racconto molto accattivante, risulta piuttosto complesso da sviluppare poiché richiede diverse applicazioni e interazioni tra vari media.
Cos’è il corporate storytelling e come è cambiato durante la pandemia
Il corporate storytelling, inteso come capacità di un brand di comunicare, è stato stravolto dall’avvento della pandemia che ha cambiato le abitudini degli utenti.
Di base i fondamenti dello storytelling non sono mutati, ma sono cambiati i bisogni narrativi dei consumatori. Di conseguenza cambiano le strategie e soprattutto i contenuti dei brand.
L’emotività e l’empatia, già comunque ampiamenti trattati dalle dinamiche del vecchio storytelling, assumono un’importanza ancora maggiore.
Le aziende, chiamate a rispondere in maniera ancora più tempestiva alle esigenze dei clienti, hanno dovuto modificare anche le modalità di narrazione. Inclusività, prudenza ed elaborazione del dolore sono i pilastri base della nuova normalità.
Ecco quindi che, in un contesto dove l’opinione pubblica ha un peso maggiore e tutto ciò che avviene nel mondo ha un’eco decisamente amplificata, i brand sono chiamati a schierarsi.
Non a caso molte pubblicità sono improntate alla lotta contro il razzismo o a favore della parità dei sessi o del rispetto delle diversità.
Così è nato il “brand activism”, cioè l’impegno mostrato dalle aziende verso cause sociali, politiche ed economiche. Le aziende devono quindi schierarsi al fianco dei consumatori, che sono anche cittadini attivi, per conquistarsi la loro fiducia.
Costruire una storia non basta, ma bisogna arricchirla di contenuti orientati alla sostenibilità, al rispetto per l’ambiente, al rispetto delle diversità, all’inclusività ecc.
Servono quindi strategie mirate per indicare ai propri clienti la strada che l’azienda intende perseguire. Si va verso la personalizzazione della narrazione, che pone al centro della storia la persona. Medici ed infermieri ad esempio, considerati eroi durante la pandemia, sono stati i protagonisti di molte delle pubblicità che hanno popolato le nostre tv in periodo di lockdown.
I soggetti vengono presentati con i loro pregi, ma anche con le fragilità ed i problemi tipici di ogni essere umano. Questo processo consente di avvicinarsi realmente all’utente, costruendo con lui un rapporto personale e quasi intimo. Le storie vere sono quelle che piacciono di più poiché non trasfigurate dalla logica del vendere a tutti i costi.
La voglia innata dell’uomo di comunicare
L’uomo è un animale sociale e nel corso della storia ha sempre voluto comunicare, raccontare ed interagire con il prossimo.
- Ai tempi della preistoria gli uomini delle caverne disegnavano incisioni nei muri;
- gli antichi Egizi comunicavano tramite i geroglifici;
- nell’antica Grecia nacquero i primi scrittori e gli aedi, che trasmettevano la storia in via orale e scritta;
- nel Medio Evo si intonavano canzoni per raccontare storie di guerre, di amori e di tradimenti; nel Rinascimento di realizzavano arazzi raffiguranti vicende belliche o storie di re.
Lo storytelling è sempre esistito ed è approdato fino ai giorni nostri, naturalmente con sembianze diverse.
Oggi lo storytelling moderno aziendale è fondamentalmente comunicazione, alla quale vanno aggiunti gli aspetti informativi per descrivere la filosofia, la mission e l’essenza di un’azienda.
Fonte foto: pixabay