Il visual merchandiser può sfruttare diversi aspetti e concetti per rendere la vetrina del punto vendita accattivante e attraente per il cliente che passa.
Le geometrie sapientemente mixate con le giuste forme, le giuste simmetrie ed i giusti colori sanno incanalare lo sguardo del cliente entro un percorso visivo e mettere in luce i principali prodotti in vendita per un visual merchandising efficiente.
Altra tecnica che deve saper maneggiare ogni bravo visual merchandiser è il punto focale che, grazie ad un intelligente gioco di luci e ombre, accende virtualmente i riflettori su un articolo in particolare.
Altre tecniche sono la verticalità, la compattezza, l’isolamento e la ripetizione che garantiscono un visual merchandising efficiente ma che devono essere scelte adeguatamente in base all’articolo da presentare. Esistono poi alcune regole base sempre valide da conoscere e da mettere in pratica per un visual merchandising efficiente: scopriamo le 5 più importanti.
Indice
Visual merchandising efficiente: crea un percorso sulle abitudini del cliente
Gli studi di marketing hanno evidenziato che la maggior parte dei clienti inizia il suo percorso partendo all’interno da destra per poi muoversi a zig zag nel negozio. Per prima cosa quindi evita di posizionare la cassa a destra poiché rappresenterebbe un ostacolo e struttura il layout ed il visual del prodotto secondo l’abituale percorso dei consumatori.
Gestione dei tavoli adeguata all’invito tattile
I prodotti esposti sui tavoli sono quelli più venduti rispetto a quelli sullo scaffale poiché risultano più immediatamente visibili e soprattutto possono essere toccati. Il tatto è uno dei principali canali sensoriali e quindi il prodotto deve essere esposto in modo tale da poter essere toccato per poter valutare con mano la bontà e la qualità dei materiali. A tal proposito esistono i tavoli “vendenti” dove viene raccolta la merce esposta ed i tavoli “accoglienti” che sono semplicemente ornamentali.
La suddivisione fondamentale delle tre zone
Un punto vendita deve essere suddiviso in tre zone: oro, argento e bronzo.
La zona oro è in prossimità dell’ingresso e quindi deve contenere molti spunti attrattivi per invogliare il cliente ad entrare. La zona argento è la seconda parte del negozio dove generalmente si espongono i prodotti per categoria merceologica.
Infine la zona bronzo è la parte finale dove in genere ci sono le casse ed i camerini. Il retrocassa è una zona spesso sottovalutata, invece è un luogo fondamentale per collocare ulteriori prodotti di poco prezzo che possono attirare l’attenzione dell’acquirente.
L’importanza dell’illuminazione
Un aspetto fondamentale per un visual merchandising di successo è l’illuminazione capace di creare chiaroscuri coinvolgenti ed accattivanti ed accendere i riflettori sui prodotti di punta. L’illuminazione va però studiata adeguatamente secondo il display da realizzare.
Come aumentare il tempo di permanenza del cliente
Più tempo un cliente resta all’interno di un punto vendita e maggiore è la percentuale che acquisti, quindi bisogna prolungare il suo tempo di permanenza. Come? Col marketing olfattivo o semplicemente offrendo un caffè mentre si illustrano i vari prodotti o mentre si va a recuperare il capo d’abbigliamento richiesto. Non bisogna però stressare troppo il cliente “costringendolo” quasi all’acquisto oppure presentando tanti prodotti che creano solo confusione.
Per una “user experience” valida e soddisfacente è infine opportuno raggiungere un perfetto equilibrio tra pieno e vuoto, poiché troppi prodotti ammassati darebbero l’idea di caos mentre pochi prodotti svalorizzerebbero il punto vendita che apparirebbe poco fornito.