I saldi estivi 2025 in Italia inizieranno il 5 luglio, data valida per tutte le regioni e le città, fatta eccezione per la Provincia autonoma di Bolzano dove il via è previsto il 16 luglio. In questo articolo analizziamo, regione per regione, quando iniziano i saldi estivi 2025 e quando finiscono, dopodiché ci concentriamo sulle previsioni di spesa degli italiani, fornendo dati molto utili per i fashion retailer che possono così organizzare al meglio le loro offerte.
Quando partono i saldi estivi 2025? Il calendario regione per regione
Come detto il 5 luglio è la data d’inizio per tutte le regioni d’Italia, ma quando finiscono i saldi estivi 2025? In tal caso le date variano da regione a regione. Ecco un elenco completo delle date di inizio e di fine dei saldi in ogni regione d’Italia:
- Abruzzo: 5 luglio per 60 giorni (con possibilità di effettuare vendite promozionali in ogni periodo dell’anno);
- Basilicata: 5 luglio – 2 settembre (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio saldi);
- Calabria: 5 luglio per 60 giorni (con divieto di vendite promozionali 15 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Campania: 5 luglio per 60 giorni (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Emilia-Romagna: 5 luglio per 60 giorni (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Friuli Venezia Giulia: 5 luglio – 30 settembre (con possibilità di effettuare vendite promozionali in ogni periodo dell’anno);
- Lazio: 5 luglio per 6 settimane (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Liguria: 5 luglio – 18 agosto per 45 giorni (con divieto di vendite promozionali 40 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Lombardia: 5 luglio – 2 settembre per 60 giorni (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Marche: 5 luglio – 1° settembre (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Molise: 5 luglio per 60 giorni (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima e 30 giorni dopo della data di inizio dei saldi);
- Piemonte: 5 luglio per 8 settimane (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio saldi);
- Puglia: 5 luglio – 2 settembre (con divieto di vendite promozionali 15 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Sardegna: 5 luglio per 60 giorni (con divieto di vendite promozionali 40 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Sicilia: 5 luglio – 15 settembre (con possibilità di effettuare vendite promozionali in ogni periodo dell’anno);
- Toscana: 5 luglio per 60 giorni (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Umbria: 5 luglio per 60 giorni (con possibilità di effettuare vendite promozionali in ogni periodo dell’anno);
- Valle d’Aosta: 5 luglio – 30 settembre per 60 giorni (con divieto di vendite promozionali 15 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Veneto: 5 luglio – 31 agosto (con divieto di vendite promozionali 30 giorni prima della data di inizio dei saldi);
- Trento e Provincia: per 60 giorni, i negozianti scelgono deliberatamente i periodi in cui effettuare i saldi.
Previsioni di spesa
Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, saranno circa 16,1 milioni le famiglie italiane che faranno una spesa media individuale di 203 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore totale di 3,3 miliardi di euro. Inoltre, come riferito da Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, dovrebbero arrivare nel Belpaese circa 19 milioni di turisti stranieri che dovrebbero far aumentare le vendite.
Secondo un’indagine condotta da Confesercenti in collaborazione con IPSOS, il 62% degli italiani ha in programma almeno un acquisto durante i saldi, soprattutto donne e acquirenti che risiedono al Sud (entrambi al 67%). Un altro 32% invece preferisce decidere in base alla qualità dell’offerta. Una percentuale piccolissima del 3% ha dichiarato che non farà acquisti, mentre un altro 3% è ancora indeciso. Un quarto dei consumatori farà acquisti nel fine settimana di partenza dei saldi, cioè tra sabato 5 e domenica 6 luglio.
Per chi ha pianificato uno o più acquisti durante i saldi estivi 2025, il budget medio è di 218 euro a persona, cifra che scende a 136 euro per chi non ha un lavoro. Sul piano territoriale si spende più al Nord (241 euro) e meno nelle regioni del Sud e nelle Isole (196 euro). I giovani, dai 18 a 34 anni, sono più prudenti e sono orientati a spendere una media di 178 euro, contro i 234 euro degli over 35.
Cosa si acquista di più? A trionfare sono le calzature, un prodotto che dovrebbe essere acquistato dal 53% dei consumatori. I prodotti più ricercati sono sandali, sneakers, zeppe o mocassini. A seguire ci sono le t-shirt, i top e le bluse (50%), i pantaloni, le gonne e la maglieria leggera (entrambi al 38%), abiti (37%) e intimo (31%). Nella lista dei desideri degli italiani ci sono poi i costumi da bagno e gli accessori da spiaggia (28%), l’abbigliamento sportivo (27%), le camicie (25%), i pigiami (13%) e le giacche (9%).
Dove si compra? 6 acquirenti su 10 (61%, che sale fino al 69% tra i giovani) prevede un acquisto multicanale, quindi sia online che nel negozio fisico. Un altro 32% ha dichiarato che acquisterà nei negozi fisici, mentre il 7% opterà per i negozi online. Il negozio fisico si conferma come il canale più affidabile, con un voto medio assegnato dai consumatori di 7,1 contro il 6,9 del web e il 6,8 delle grandi catene. Un risultato che rispecchia la grande attenzione dei clienti, in quanto il 70% degli intervistati ha dichiarato di verificare sempre il prezzo pieno sul quale è applicato lo sconto prima di procedere all’acquisto.
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