Come risolvere i conflitti sul lavoro?

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Tempo di lettura articolo: 3 minuti

come risolvere i conflitti sul lavoroCome risolvere i conflitti sul lavoro? Se sei titolare di un’attività probabilmente ti stai ponendo questa domanda, o forse te la sei già posta, poiché sarà capitato almeno una volta che sia nato qualche conflitto o che ci sia stata qualche frizione tra i tuoi dipendenti. Può succedere, anzi, sarebbe strano se i tuoi dipendenti andassero sempre d’amore e d’accordo. Le problematiche e gli imprevisti non mancano sui luoghi di lavoro e quindi, soprattutto in situazioni di maggiore stress, può capitare qualche screzio.

Se capita devi però intervenire per spegnere subito quel principio d’incendio, che può rivelarsi deleterio per la tua attività. Prevenire è meglio che curare, quindi ti consigliamo di leggere l’articolo in cui conoscere i dipendenti che non dovresti mai avere nel tuo team.

Analizziamo adesso come dirimere i conflitti, usando l’abile arte della mediazione e un pizzico di sana psicologia.

Come risolvere i conflitti sul lavoro? Agisci da mediatore imparziale

Per essere un bravo mediatore per prima cosa devi essere imparziale. Può capitare che hai un feeling maggiore con un dipendente piuttosto che con un altro, ma non devi mai schierarti apertamente. Questo sarebbe un grave errore e non farebbe altro che aggravare ulteriormente la disputa in atto.

Parla prima con un dipendente e poi con l’altro, per capire quali sono le reali motivazioni della lite. A volte infatti un litigio non è altro che un pretesto per attaccare un collega e che sotto sotto nasconde risentimenti ben più profondi.

Dopo un colloquio separato con entrambi convoca i due dipendenti per un confronto a 3, cercando il giusto punto d’incontro per una convivenza pacifica.

Non devi trovare una soluzione momentanea al problema, altrimenti la disputa potrebbe riesplodere da lì a poco in modo ancora più grave. Sforzati quindi di trovare un “modus vivendi” definitivo dove i due collaboratori riescano a convivere pacificamente senza pestarsi i piedi.

Intervieni in prima persona

Alcuni titolari di negozi, erroneamente, ritengono che non sia il caso di intervenire per dirimere una questione tra due dipendenti, convinti del fatto che siano in grado di sbrigarsela da soli e trovare un punto di incontro.

Può anche capitare che risolvano la questione pacificamente da soli, ma non puoi correre il rischio che la disputa tra due dipendenti incida negativamente sulla produttività dell’azienda. Un clima ostile o pesante potrebbe provocare malumore negli altri dipendenti, che a loro volta rischierebbero di lavorare male.

Affronta la situazione di petto prima che degeneri e, se necessario, convoca una riunione per un confronto con tutto il team. In questo modo darai l’idea di avere il comando delle redini, bloccando sul nascere liti e diatribe che possono essere controproducenti o dannose.

Con questa mossa riuscirai a motivare maggiormente il team di vendita e in generale tutti gli altri team che collaborano nella tua azienda.

Chiedi collaborazione e professionalità

Per risolvere il conflitto, di qualunque natura esso sia, la parola d’ordine è compromesso. Serve quindi che entrambe le parti facciano un passo verso l’altra per potersi incontrare a metà strada e superare le divergenze.

Chiedi quindi la massima collaborazione ad entrambi i dipendenti, spiegando che i loro contrasti hanno un effetto negativo sull’intera attività. Ogni dipendente dovrebbe mettersi nei panni dell’altro, per comprendere meglio il suo punto di vista, le problematiche e le criticità che deve affrontare ogni giorno.

Nonostante ciò alcuni dipendenti potrebbero rivelarsi più “duri” del previsto e, in tal caso, è meglio mettere da parte la carota e intervenire con il bastone. Fai presente che tu li paghi e che pretendi quindi un atteggiamento professionale, evidenziando che se i loro comportamenti fuori luogo dovessero essere reiterati potresti prendere decisioni estreme, come una sanzione disciplinare o addirittura un licenziamento.

Prendi tempo

A volte potrebbero verificarsi situazioni di difficile risoluzione, dove risulta davvero complicato trovare una soluzione. In alcuni casi le questioni economiche potrebbero scontrarsi con dilemmi etici e morali.

Supponiamo che un tuo dipendente non venga a lavorare da giorni perché ha seri problemi familiari, ma che un altro dipendente si lamenti del fatto che sia costretto a fare il doppio del lavoro a causa dell’assenza del collega.

Questo è un caso di difficile risoluzione e che richiede un po’ di tempo. Ecco, questo è proprio quello che devi fare: prenderti del tempo per capire qual è la soluzione migliore, senza provocare danni o gelosie, poiché la fretta quasi sempre è cattiva consigliera.

Come risolvere i conflitti sul lavoro: valuta sempre chi hai davanti

Oltre ad un bravo mediatore, devi essere anche un bravo psicologo. Il tuo team è composto da diverse persone, ognuna delle quali ha il suo carattere e il suo modo di pensare.

Non puoi pretendere quindi di risolvere ogni conflitto lavorativo con lo stesso sistema. Devi calarti nella situazione e capire con chi ti stai interfacciando.

Alcuni dipendenti sono tranquilli e pacifici, quindi basta una chiacchierata a quattr’occhi per spiegargli le criticità che il suo comportamento rischia di provocare per convincerlo a scendere a più miti consigli. Altri magari sono più orgogliosi, quindi magari devi cedere su qualcosa per non intaccare il suo orgoglio, riuscendo ad ottenere comunque ciò che desideri.

In generale impara ad essere il primo esempio per i tuoi dipendenti, comportandoti con obiettività e intelligenza in ogni situazione, cedendo o puntando i piedi a seconda dei casi per creare un ambiente positivo ed equilibrato sul luogo di lavoro.

Foto: Pixabay

Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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