Quando si apre un’attività fashion retail, è necessario occuparsi della contabilità, che serve per compilare la dichiarazione dei redditi al fisco e agli altri organi competenti, ma non solo.
Spesso i negozianti vanno in ansia quando si tocca questo argomento; anche solo controllare le entrate e le uscite del negozio o calcolare il costo del venduto pare essere un’impresa titanica, fuori della loro portata.
Ma non è così.
Formalmente, degli aspetti legati alla contabilità di un’azienda se ne occupano i commercialisti ed i consulenti finanziari, tuttavia è bene che un imprenditore come te sappia tenere i conti della propria attività, anche per valutare in prima persona i risultati ottenuti.
Per questo motivo, ecco 5 regole da tenere in considerazione per gestire in prima persone la contabilità del tuo negozio.
Per evitare di ricorrere continuamente al commercialista (e sostenere i costi della sua parcella) o per non arrivare impreparato all’appuntamento con le scadenze fiscali, è bene che un negoziante come te impari a tenere la contabilità del negozio.
Questo a maggior ragione se la tua è una piccola impresa (unico proprietario/gestione familiare), per la quale puoi scegliere di risparmiare sui costi gestendo la contabilità in maniera autonoma.
Infatti, le piccole attività possono usufruire di quella che viene definita contabilità semplificata, che permette ai commercianti di tenere meno registri contabili in quanto si basa sul principio di cassa.
Ma come fare tutto ciò?
È semplice, basta seguire queste 5 regole.
Indice
Valuta qual è la tipologia del tuo negozio
La fiscalità è obbligatoria per ogni attività, ma variano i requisiti richiesti in base alla tipologia giuridica del punto vendita (contratto unilaterale, bilaterale o plurilaterale).
La fiscalità è legata al bilancio di acquisti e vendite
Ovvero quanto spendi e quanto guadagni per il tuo negozio. Per questo, è importante tenere in ordine e ben custodite tutte le fatture di vendita, le ricevute di pagamento, le fatture di acquisto e gli estratti bancari.
Ogni cosa ha una scadenza
Quindi anche la contabilità di un punto vendita, che va coordinata annualmente. Quindi, è bene chiudere i conti dell’anno passato nei primi 3 mesi di quello nuovo, anche se c’è ancora tempo per presentarli agli organi competenti (Settembre è il mese termine definito per legge).
Non tenere la contabilità a mano
Non è una buona idea utilizzare carta e penna o il libro fatture come si faceva 50 anni fa. Di questi tempi è molto più opportuno utilizzare un software gestionale o, se proprio non puoi farlo, può bastare anche un semplice foglio Excel.
Affidati ad un commercialista o ad un consulente di fiducia per la dichiarazione dei redditi
Occuparsi in prima persona della contabilità personalmente non esclude la scelta di una persona competente in materia, che può aiutarti negli aspetti di gestione più complicati ed evitare di farti imbattere in sanzioni amministrative.
Tuttavia, pur essendo il commercialista sempre attento alle scadenze, agli incentivi ed alla prevenzione delle sanzioni, è opportuno informarti personalmente su tutto ciò che riguarda la fiscalità del tuo settore.
Ricorda: la responsabilità fiscale, in negativo o in positivo, non è mai del consulente, ma sempre del titolare del punto vendita, che è chiamato a risponderne in prima persona.