Quando non riesci ad esprimere un concetto con le parole la cosa migliore è farlo con un disegno, con dei simboli o con un grafico. Ecco cos’è il visual thinking, noto anche come pensiero visivo. Questa tecnica consente appunto di trasformare un’idea, un pensiero, un concetto o un messaggio in una serie di simboli, immagini e grafici.
Come dimostrano gli studi la rappresentazione non solo facilita la comprensione, ma migliora la memorizzazione e stimola la creatività ed il problem solving.
In un mondo così veloce che va ad un ritmo forsennato la comunicazione ha bisogno della massima sintesi, per arrivare in maniera diretta e senza fronzoli al destinatario.
Chi visiona i contenuti deve intercettare subito il messaggio, che deve avere un grande impatto visivo ed emotivo. Le immagini rivestono una grande importanza anche nelle strategie di marketing. Scopriamo come.
Indice
Cos’è il visual thinking e perché dovresti sfruttarlo al massimo
Oltre alle tradizionali tecniche di marketing ce ne sono diverse che magari non conosci. Il visual thinking, anche se molto alla lontana, può essere considerato una sorta di parente del neuromarketing.
Il visual thinking rappresenta visivamente le informazioni ed i processi di un pensiero o di un concetto logico, favorendo anche la memorizzazione. Non a caso viene spesso usato in ambito didattico.
Ecco i principali vantaggi garantiti:
- una comprensione facilitata dei concetti, che risultano chiari e intuitivi da leggere;
- una maggiore attenzione da parte del pubblico, che partecipa più attivamente grazie all’esposizione più accattivante e coinvolgente;
- una migliore memorizzazione, poiché il nostro cervello assimila più facilmente immagini piuttosto che concetti verbali;
- una maggiore empatia, poiché il fruitore del contenuto si sente più partecipe.
Come sfruttare il visual thinking in azienda?
Il visual thinking va usato non solo nella comunicazione esterna, cioè verso partner, fornitori e clienti, ma anche all’interno della stessa azienda.
Si può utilizzare ad esempio durante un brainstorming, per scambiarsi idee in modo più lineare e diretto. Se utilizzate per scopi aziendali le immagini possono:
- sintetizzare i contenuti per esprimere facilmente concetti, flussi e dati;
- dare un approccio più dinamico ed intuitivo rispetto ad un anonimo e freddo Excel e Word;
- schematizzare le strategie così da facilitarne la comprensione e anche la messa in opera;
- focalizzarsi maggiormente sul problema e sulla sua risoluzione;
- dare una panoramica generale più ampia, a volo d’uccello, che consente di adottare le strategie più adeguate;
- migliorare la comunicazione rendendo call e riunioni più dinamiche e coinvolgenti.
Con il visual thinking puoi presentare progetti e idee in maniera trasversale, riuscendo a farti capire meglio dai tuoi interlocutori.
Il pensiero visivo sviluppa la creatività e aiuta a prendere le decisioni migliori sia a livello individuale che di gruppo. Puoi anche gestire i problemi che si presentano in maniera più intuitiva, perfezionando la tua capacità di problem solving.
Cos’è il visual thinking e per chi è indicato?
Il visual thinking migliora i processi lavorativi a 360°, l’organizzazione interna e la condivisione interna tra i vari reparti. Proprio per questo motivo viene impiegato nei più disparati ambiti lavorativi, aiutando a conseguire gli obiettivi prefissati.
Vi fanno sempre più ricorso aziende e start-up nelle riunioni, nei meeting e nei processi di progettazione e di innovazione. I membri del team possono rapidamente sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda, stimolando la creatività ed il pensiero al di fuori degli schemi.
Il visual thinking è un valido alleato anche per i professionisti, che possono comunicare ai loro collaboratori in maniera efficace le loro idee, le loro strategie ed i loro progetti.
Gli organizzatori di meeting lo utilizzano per dare un maggiore impatto alle loro presentazioni, generando allo stesso tempo valore e stimolando una visione innovativa e moderna.
Quali strumenti utilizzare?
Secondo un falso mito che è nato intorno al visual thinking, per sviluppare il pensiero visivo è necessaria una grande abilità artistica.
Un’idea sbagliata che però frena molte persone dall’usarlo, poiché ritengono di non avere le giuste abilità. Così facendo cestinano invece uno strumento molto efficace per la loro azienda.
Il realtà il visual thinking è aperto a tutti e, anzi, consente di aprire la mente e di mettersi in gioco. Tutti possiamo ragionare per immagini mentali e la qualità del disegno ha un’importanza relativa.
Non bisogna essere Giotto, è sufficiente creare schemi, mappe mentali e simboli che facilitano il percorso di comprensione. Tra gli strumenti da utilizzare ci sono: post-it, infografiche, grafiche, diagrammi, mappe mentali, foglietti colorati, adesivi, lavagne bianche, schizzi e addirittura scarabocchi.
E se poi sei in cerca di aiuto, sul mercato hai a disposizione molti strumenti estremamente validi. Tra i vari software in commercio ci sono Visage, Canva, Miro e Powtoon che producono rappresentazioni grafiche molto curate e dettagliate.
Al di là comunque dell’aspetto grafico, il primo cambiamento deve avvenire nella tua mente. Comincia a pensare al di fuori dagli schemi e ti sarà più facile vedere cose che, pur essendo sotto ai tuoi occhi, non sei riuscito a vedere finora.
Foto: Pixabay