Probabilmente neanche lo sai, ma anche tu sei affetto da FOMO. Cos’è la FOMO? C’è da preoccuparsi? Assolutamente no! FOMO è l’acronimo di “Fear of Missing Out”, cioè “Paura di Restare Fuori” ed è un fenomeno sociale particolarmente diffuso soprattutto tra i giovani, ma non solo.
Con questo termine si fa riferimento alla paura di essere tagliati fuori da eventi ed esperienze gratificanti o di non venire a conoscenza di un argomento o di un trend sulla bocca di tutti.
In tale contesto si inserisce il concetto di riprova sociale che può essere sfruttato in chiave marketing. Se tante persone parlano bene di un prodotto, allora sicuramente è un buon prodotto sul quale vale la pena fare un investimento.
Indice
Cos’è la FOMO e come funziona
La FOMO nasce dal desiderio di voler appartenere ad una certa community e dalla paura di restare esclusi. Lo scrolling quasi ossessivo e compulsivo sui social è una forma di FOMO, poiché si ha voglia di essere informati su ciò che pubblicano gli amici o i personaggi più influenti della propria cerchia.
Sui social le persone condividono il meglio della loro vita, quindi senza informarsi si percepisce il rischio di perdere grandi occasioni. Ecco perché la FOMO spinge ad essere sempre presenti per non essere tagliati fuori da qualcosa di eccezionale.
Come sfruttare questa ansia da prestazione? I brand devono essere bravi a creare grandi aspettative attorno a un prodotto, tanto da renderlo estremamente appetibile e desiderabile per tutti gli utenti, o almeno per quelli che rientrano nel proprio target di pubblico.
FOMO e JOMO
Prima di concentrarci sulle strategie più efficienti, è opportuno conoscere l’altra faccia della medaglia della FOMO, ossia la JOMO, acronimo di “Joy of Missing Out” (“Gioia di Restare Fuori”).
Se la FOMO fa riferimento alla paura di restare tagliati fuori da eventi e proposte imperdibili, la JOMO è esattamente il contrario. Restare fuori è un modo per staccare la spina e godersi un po’ di sano relax.
Quindi le strategie devono essere indirizzate verso i soggetti di tipo FOMO o JOMO? Entrambi! Devi capire che i tuoi clienti, anche se tutti interessati in ugual misura al tuoi prodotti, hanno abitudini d’acquisto e approcci profondamente diversi.
Impara dunque a segmentare i tuoi clienti e studiare strategie in grado di soddisfare entrambe le tipologie. Chi è affetto da FOMO potrebbe ritenere irresistibili quei prodotti che lanci spingendo sul concetto di urgenza e di scarsità. Per chi invece preferisce la JOMO puoi proporre prodotti in linea con la loro filosofia di vita molto lenta e tranquilla.
Ecco due esempi che possono aiutarti:
- ai soggetti FOMO puoi proporre i capi d’abbigliamento di tendenza, magari le ultime collezioni di brand famosi o le limited edition che possono esaurirsi velocemente;
- ai soggetti JOMO puoi invece proporre prodotti venduti con materiali riciclati ed ecologici, che si sposano perfettamente con il loro approccio “easy” e rilassato.
In questo modo intercetti tutte le tipologie di consumatori, senza il rischio di lasciare qualcuno fuori.
Le strategie di FOMO marketing
Il FOMO marketing ha come obiettivo convincere i clienti ancora incerti a fare un acquisto, puntando sul concetto di urgenza, di scarsità o sul rischio di non riuscire a comprare un articolo poiché a edizione limitata.
Oltre ad aumentare le vendite, rafforzi anche il rapporto con la clientela a beneficio di una maggiore fidelizzazione. Di seguito un elenco delle principali strategie di FOMO marketing.
Scarsità e urgenza
Una delle strategie più efficaci è lo scarcity marketing, che consiste nel pubblicizzare un prodotto in esaurimento. Il prezzo in tal caso ha un valore relativo, poiché l’obiettivo degli acquirenti non è tanto risparmiare ma accaparrarsi quell’articolo che sta per esaurirsi.
Oppure si può fare leva sul concetto di urgenza, lanciando uno o più prodotti ad un prezzo molto ribassato ma solo per un periodo limitato. Il consumatore percepisce che davanti a sé ha una grande opportunità e deve coglierla subito al volo prima che qualcun altro possa approfittarsene.
Questi lanci ovviamente devono essere sporadici poiché, se diventano frequenti, perdono tutta la loro forza persuasiva e la loro credibilità.
Countdown che generano hype
Il countdown suscita quel pizzico di ansia e quel tocco di adrenalina che tanto piace ai consumatori moderni. In particolare i countdown per i last minute stimolano i clienti all’acquisto, poiché c’è il rischio che il tempo per una determinata offerta si esaurisca. Inoltre creano hype, che a sua volta genera grande aspettativa e rende virale la promozione.
Il countdown non deve essere fittizio, non deve durare pochi minuti o ripetersi ogni giorno con la stessa scadenza, risulterebbe artificioso e poco veritiero. Un countdown di 24 ore prima di una promozione speciale dovrebbe funzionare. Il countdown genera anche un passaparola social molto positivo, poiché naturale e spontaneo.
Lo storytelling
Per dare un ulteriore tocco di credibilità alle tue strategie è un’ottima idea affidarsi allo storytelling degli altri clienti. Devi raccontare le storie positive dei tuoi clienti, stimolando il desiderio di altri consumatori di vivere quella stessa esperienza.
Usa solo storie vere e non inventate, affinché i racconti siano ancora più spontanei e capaci di toccare le giuste corde emotive degli altri potenziali acquirenti.
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