L’Intelligenza Artificiale ormai ha fatto irruzione prepotentemente in tutti i settori e in tutti i mercati, compreso quello dell’ecommerce. Tramite la ricerca vocale su Google gli utenti chiedono informazioni e consigli sui luoghi per andare in vacanza, sui migliori ristoranti della zona e anche sugli acquisti online.
Il fenomeno degli acquisti online tramite voice assistant forse non è ancora esploso del tutto, ma abbiamo visto come determinate tendenze, soprattutto in un mondo velocissimo come la tecnologia, si diffondono in modo rapidissimo.
Se hai un negozio o un e-commerce d’abbigliamento faresti bene a preparare la tua attività agli acquisti vocali tramite l’assistente vocale, poiché tutto lascia presagire che stiamo andando verso quella direzione.
Indice
Cosa sono gli assistenti vocali e come sfruttarli?
Gli assistenti vocali sono algoritmi basati sull’Intelligenza Artificiale che consentono all’utente di dialogare con tool come Alexa o Google Home. Queste interazioni si basano su una comunicazione quanto più naturale e colloquiale possibile, in modo che anche le ricerche risultino semplici e naturali.
Gli assistenti vocali si basano sul machine learning, ossia l’apprendimento automatico, grazie al quale migliorano le loro prestazioni e forniscono col tempo risposte sempre più pertinenti man mano che acquisiscono dati e informazioni personali sull’utente.
Nati per reperire informazioni e per l’intrattenimento, ormai sempre più assistenti vocali vengono utilizzati per fornire consigli preziosi agli utenti soprattutto negli acquisti online. Per i titolari di e-commerce e negozi fisici diventa quindi fondamentale capire come sfruttare le ricerche vocali su Google effettuate dagli utenti e come intercettare le loro richieste.
Ricerca vocale su Google: come ottimizzare il proprio e-commerce?
Come integrare gli assistenti vocali con il commercio elettronico? Da un lato devono essere ottimizzate le prestazioni degli assistenti vocali, compito che spetta agli sviluppatori. Quello che devono fare i titolari di e-commerce è invece ottimizzare le piattaforme, che devono essere dotate di strumenti capaci di fornire agli utenti le risposte migliori in base ai prodotti ricercati e offrire una customer experience gradevole e piacevole.
A differenza dei risultati che compaiono generalmente nella SERP di Google, le ricerche vocali forniscono risultati ridotti, proprio perché una ricerca vocale deve dare risposte immediate e veloci. L’utente che cerca consigli di shopping tramite l’assistente virtuale vuole andare subito al sodo, quindi bisogna lavorare in maniera ancora più minuziosa per l’ottimizzazione in chiave SEO.
I contenuti devono quindi utilizzare un linguaggio quanto più naturale possibile e che non sia troppo ingessato. Insomma sì alle parole chiave, purché vengano inserite in modo naturale e non forzato. Inoltre vanno inserite esclusivamente quelle parole chiave che, con ogni probabilità, saranno utilizzate dall’utente per una ricerca estremamente specifica e dettagliata.
Query e local search
Per ottimizzare il proprio e-commerce bisogna considerare due aspetti essenziali: la query e la local search.
Le query di ricerca vocale saranno inevitabilmente più lunghe rispetto alle classiche keyword scritte e solitamente sotto forma di domande e interrogativi. Sia le long tail che i toni colloquiali richiedono quindi uno sforzo maggiore di comprensione da parte degli algoritmi di Google.
Un’attenzione particolare la merita anche la local search, che ha a che fare direttamente con l’e-commerce di prossimità. La ricerca vocale infatti, secondo recenti statistiche, è utilizzato 3 volte di più proprio per le ricerche effettuate a livello locale.
Come detto le ricerche vocali, almeno in ottica di acquisto, non hanno ancora raggiunto numeri molto elevati. Tuttavia è una tecnologia che si sta sviluppando rapidamente, quindi i titolari di e-commerce dovrebbero preparare e studiare già da ora apposite strategie di marketing per farsi trovare pronti quando il fenomeno esploderà definitivamente.
Le tecnologie da implementare
L’Intelligenza Artificiale sta facendo il suo ingresso anche nel mondo del commercio online, che presenta nuove sfide ma anche nuove opportunità che i merchant non possono ignorare.
La realtà virtuale e la realtà aumentata sono già entrate nel mondo dello shopping online e offline per rendere l’esperienza d’acquisto quanto più immersiva possibile. Il camerino virtuale di Zalando regala uno shopping 3D su misura e aiuta i consumatori non solo ad acquistare i capi adatti secondo le loro misure, ma anche a fare rapidamente abbinamenti tra i vari capi con pochi clic.
Il modo di comunicare invece è stato rivoluzionato dai chatbot, operatori virtuali sempre attivi in ogni momento e in ogni giorno 24h. I chatbot forniscono risposte chiare e pertinenti agli utenti, velocizzando e favorendo il processo di acquisto.
Aumentano gli acquirenti che utilizzano dispositivi di assistenza vocale per lo shopping online e la fascia di età maggiormente interessata a questa modalità di acquisto oscilla tra i 16 e i 34 anni. Sono dunque adolescenti, giovanissimi e giovani le persone che maggiormente sfruttano e sfrutteranno questa tecnica di acquisto e intorno a loro quindi bisogna costruire la futura shopping experience.
Da segnalare che a breve ci sarà l’Intelligenza Artificiale di chatGPT in Android, altra novità importante che i retailer non possono ignorare. ChatGPT già oggi è stata sdoganata in quasi tutti i settori e, arrivando anche su Android, sarà facilmente fruibile dai dispositivi mobile per effettuare ricerche anche in chiave shopping.
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