Il SEO è una componente fondamentale per siti web ed e-commerce che vogliono scalare posizioni nei motori di ricerca. Al suo interno possiamo poi fare una distinzione tra SEO on site e SEO off site. Si tratta di due approcci diversi che però devono camminare di pari passo.
Le due strategie presentano differenze sostanziali che è opportuno conoscere ed è proprio questo l’obiettivo del nostro articolo. Con ogni probabilità già sai cos’è il SEO ma, poiché “repetita iuvant”, facciamo una piccola ripassata.
SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization e comprende quelle strategie e quelle pratiche finalizzate a scalare posizioni nei motori di ricerca a beneficio di una maggiore visibilità.
In un precedente articolo ti abbiamo spiegato come ottimizzare il tuo e-commerce per i motori di ricerca, un contenuto che può tornarti molto utile.
Indice
SEO on site e SEO off site: servono entrambi?
Alcuni siti riescono a posizionarsi correttamente nella SERP anche sfruttando una sola di queste due strategie. Tuttavia il posizionamento non durerà a lungo senza lavorare su entrambi gli aspetti. Bisogna quindi sviluppare entrambe le strategie, poiché sono complementari l’una dell’altra. In sostanza un sito, per posizionarsi correttamente nelle prime posizioni e mantenerle, ha bisogno di entrambe le strategie.
Quali sono le principali differenze? Le due strategie cambiano a livello strategico e operativo. Come si può intuire dal nome, il SEO on site prevede una serie di operazioni e “best practices” da applicare internamente al sito. Queste stesse operazioni si suddividono in tante piccole attività.
Il SEO off site invece si basa su azioni all’esterno del sito e quindi prevede la collaborazione con potenziali partner.
Le attività del SEO on site
Nel SEO on site rientrano tutte quelle attività che vengono svolte direttamente all’interno del sito.
Scegliere un nome dominio efficace, innanzitutto, aggiunge credibilità e pertinenza al tuo blog.
Altrettanto importante è la costruzione delle varie meta description, che devono fornire informazioni concise sul contenuto della pagina e contenere le principali parole chiave. Proprio le keyword, come suggerisce il nome, sono le chiavi per una strategia vincente in ottica SEO poiché consentono di intercettare le ricerche degli utenti.
Le parole chiave sono importanti, ma lo è anche il contenuto che deve essere ben scritto, pertinente e soprattutto risolutivo. In sostanza deve rappresentare realmente una guida o un valore aggiunto capace di dare utili informazioni al lettore.
Altro aspetto importante è rappresentato dai collegamenti interni, cioè i link. Se riesci a costruire una buona strategia di link interni, ottieni due vantaggi. Consenti al lettore di passare da una pagina all’altra, leggendo contenuti interessanti e pertinenti alla sua ricerca. Inoltre ne prolunghi la permanenza sul sito, che è sempre un indicatore visto di buon occhio da Google.
Altrettanto importante è l’anchor text, detto anche testo di ancoraggio, che sarebbe il testo visibile e cliccabile con un hyperlink.
I rich media files, cioè le foto ed i video che rendono più dinamica e accattivante una pagina, devono essere inseriti opportunamente con adeguati alt tag per descrivere l’oggetto e la sua funzione. Altra pratica particolarmente apprezzata dal signor Google.
Per concludere riveste una grande importanza la velocità di caricamento della pagina, che incide in modo significativo anche sulla frequenza di rimbalzo. Se la tua pagina ci mette troppi secondi a caricarsi, l’utente si spazientirà e andrà altrove. I danni in tal caso sono due: perdi un potenziale cliente e lo regali alla concorrenza.
Le attività del SEO off site
Spostiamoci adesso sul SEO off site che, come anticipato, prevede una serie di operazioni e di tecniche da svolgere al di fuori del sito.
L’obiettivo principale di questa strategia è migliorare non solo il posizionamento, ma anche il ranking del sito. L’utente così avrà una percezione positiva del tuo sito, che risulta affidabile, autorevole e popolare.
I componenti del SEO off site sono di meno, ma per certi versi più complessi da gestire poiché richiedono un lavoro certosino e ancora più scrupoloso.
Uno di questi è il link building, cioè l’attività di inserimento di link in altri siti che rimandano poi alla tua piattaforma. In tal caso si parla di backlink, poiché è un collegamento che altri siti concedono verso il tuo sito web.
All’occorrenza anche tu puoi inserire uno o più link nei tuoi contenuti che rimandano a siti esterni. Entrambe le operazioni vanno svolte con molta attenzione. Sia per i link che per i backlink assicurati di scegliere piattaforme affidabili con un buon ranking, poiché ne va della tua reputazione.
Se crei collegamenti con l’unico scopo di fare link building, ma con contenuti che non hanno alcun valore, non hai alcun impatto su Google, che anzi potrebbe interpretare questa pratica come spam.
Occhio anche ai collegamenti errati, difettosi o rotti che non depongono certo a favore della reputazione e dell’attendibilità del tuo sito.
Infine punta sul social media engagement, che consente di creare relazioni con il tuo pubblico e renderlo più attivo sui social per instaurare un legame duraturo.
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