Strategie su Google Shopping: le 5 più efficaci da applicare

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Tempo di lettura articolo: 3 minuti

Strategie su Google ShoppingPer chi opera nell’e-commerce retail è di fondamentale importanza utilizzare e sfruttare nel modo giusto le strategie su Google Shopping, da affiancare ad una buona pubblicità di keyword advertising.

Questo strumento messo a disposizione dall’azienda di Mountain View è di fatto un motore di ricerca che consente:

  • agli e-commerce e ai rivenditori di pubblicizzare i propri prodotti fisici su Google;
  • agli utenti di confrontare i prodotti disponibili sui vari siti di shopping online e di procedere all’acquisto con pochi clic.

Il grande vantaggio per gli utenti è di poter filtrare le loro ricerche, come ad esempio prezzo e brand, quindi gli stessi e-commerce hanno più strumenti a disposizione per impostare le loro strategie.

La concorrenza è chiaramente molto alta e bisogna sgomitare non poco per guadagnarsi un posto al sole su Google Shopping. Per aiutarti in quest’impresa ti proponiamo alcune strategie efficaci da mettere in pratica per ottenere maggiore visibilità.

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Strategie su Google Shopping: la segmentazione dei prodotti

Non tutti i prodotti sono uguali, naturalmente, all’interno di un e-commerce. Ma ce ne sono alcuni che si differenziano all’interno della stessa categoria e che vanno quindi opportunamente segmentati.

La ricerca generica “sneakers” dà risultati decisamente più scarsi rispetto ad una ricerca più settoriale come “sneakers Nike nere”. Questo succede perché le ricerche generalmente sono brandizzate, quindi gli utenti raramente cercano solo “sneakers”, ma aggiungono altre key come Nike, Adidas, Puma ecc.

Segmentazione del codice prodotto

Oltre al prodotto, è importante segmentare lo stesso codice prodotto. Se hai un unico gruppo di annunci con un solo articolo all’interno, puoi aumentare oppure diminuire le offerte sui prodotti individualmente.

I prodotti di un ecommerce possono avere differenziali enormi per quanto riguarda il prezzo e il margine di profitto.

Aumentare le offerte per i prodotti con una marginalità più alta, e allo stesso tempo diminuirle per quelli con una marginalità più bassa, può aiutare a migliorare notevolmente le prestazioni.

Se utilizzi questa strategia di base con il solo gruppo di annunci “Tutti i prodotti” puoi ottenere un aumento del 280% in termini di conversione e una riduzione della spesa di circa l’85%.

Dividere centinaia di prodotti e poi preparare offerte individuali è un lavoro faticoso e stressante, ma che alla lunga ripaga. In ogni caso esistono dei tool appositi ideali per cataloghi molto ampi che segmentano i codici prodotti in modo automatico, dimezzando tempo e fatica.

I prezzi

Un altro fattore determinante per il successo della tua campagna su Google Shopping è il prezzo. In tal senso il messaggio di Big G è molto chiaro: chi espone prezzi molto superiori a quelli dei competitor, e quindi fuori mercato, rischia di non comparire affatto nelle ricerche, riducendo significativamente le impression.

Questa è una delle più comuni logiche di mercato che è stata recepita anche da Google Shopping. L’ideale sarebbe dare un’occhiata ai prezzi dei competitor, per poi adeguarsi di conseguenza.

Una buona strategia sarebbe ridurre leggermente il prezzo, ottenendo comunque una discreta marginalità e una maggiore appetibilità agli occhi dei consumatori, oppure alzandolo leggermente ma offrendo qualcosa in cambio come la spedizione gratuita, una raccolta punti o qualche piccolo sconto al raggiungimento di una determinata spesa.

Offerte personalizzate secondo parametri specifici

Per qualsiasi campagna di marketing si metta in atto, comprese le strategie su Google Shopping, bisogna considerare una serie di fattori tra i quali rientrano i dispositivi usati dagli utenti per navigare, il genere, l’età e l’ora del giorno.

Proprio quest’ultimo parametro, l’ora del giorno, è uno dei più incisivi e va tenuto strettamente in considerazione.

La tua offerta magari è stata plasmata e studiata nel modo giusto secondo le preferenze e le abitudini del tuo target di clienti, ma magari non riesci a intercettarli poiché si collegano ad orari diversi rispetto al lancio della promozione.

Come aggirare il problema? Cambiando le offerte ad ogni ora del giorno, tenendo naturalmente conto delle abitudini d’acquisto delle tue buyer personas.

Google Ads ha però un limite, cioè offrire nativamente solo 6 diverse finestre temporali per differenziare le offerte a seconda dell’ora del giorno.

Puoi comunque usare uno Script che ti offre la libertà di modificare le tue offerte 7 giorni su 7 24h, per personalizzare le tue offerte secondo le abitudini e le esigenze del tuo target di pubblico.

Strategie su Google Shopping: il remarketing

Mai sentito parlare del remarketing? É una strategia che consente di raccogliere i dati di un cliente per profilarlo e incrementare la lista contatti.

Un cliente che conosce e che già ha visitato il tuo sito sarà più propenso ad acquistare rispetto ad uno che invece ci arriva per la prima volta.

Ebbene il remarketing può essere usato tranquillamente anche per le strategie su Google Shopping.

Sarebbe opportuno ottenere un elenco di utenti per il remarketing, così da ottimizzare le prestazioni per una campagna su Google.

I gruppi di remarketing vanno suddivisi in base alle pagine visitate. Se una categoria di utenti ha visitato la pagina categoria, sarebbe opportuno aumentare le offerte del 10%.

Se invece hanno visionato un prodotto sono presumibilmente più vicini all’acquisto e in questo caso si possono aumentare le offerte del 20%.

Foto: Facebook

Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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