Una vetrina curata e ben allestita non è sufficiente per convincere un passante a fermarsi e ad entrare in negozio, considerando che ogni giorno è sottoposto ad un bombardamento mediatico che abbassa notevolmente la sua soglia d’attenzione. Il discorso cambia se hai una vetrina che lo invita a “giocare”, a interagire e a “vivere” i tuoi capi d’abbigliamento ancor prima di entrare nel negozio. Questo è il visual merchandising immersivo che, sfruttando la Realtà Aumentata, sta letteralmente cambiando le regole del gioco nel retail.
In un mercato sempre più affollato e digitale, distinguersi è fondamentale. I consumatori di oggi non cercano semplici prodotti, ma esperienze da vivere. Vogliono essere sorpresi, coinvolti e sentire una connessione diretta con il brand. In tale ottica le tradizionali tecniche di visual merchandising, pur restando importanti, hanno bisogno del supporto tecnologico per massimizzare il loro impatto. La Realtà Aumentata offre proprio questo: un ponte tra il mondo fisico della vetrina e l’universo digitale interattivo.
Indice
La rivoluzione del visual merchandising immersivo: oltre la vetrina statica
Come funziona la Realtà Aumentata applicata alla vetrina? In pratica ogni passante, semplicemente inquadrando la vetrina con il suo smartphone, può dare vita ai manichini, mentre i capi mostrano diverse varianti di colore e di tessuto. Questa tecnologia trasforma una semplice vetrina espositiva in un vero punto di contatto esperienziale. Ecco i principali vantaggi:
- cattura immediata dell’attenzione. Una vetrina AR è una novità che incuriosisce: le persone si fermano, interagiscono e ci sono maggiori probabilità che entrino nel negozio;
- coinvolgimento profondo. Il passante non è un osservatore passivo, ma un partecipante attivo e inoltre questa interazione crea un legame emotivo più forte con il brand;
- memorabilità e condivisione. Le persone ricordano con piacere un’esperienza AR divertente e sorprendente e, soprattutto, la condividono sui social dando vita ad un virtuoso passaparola;
- maggiori informazioni. I potenziali clienti possono ricevere in tempo reale dettagli sui materiali, informazioni utili sul capo e perfino recensioni di altri clienti;
- gamification dell’esperienza. Alcuni negozianti si divertono a creare piccoli giochi o sfide che rendono la scoperta dei prodotti ancora più divertente ed entusiasmante.
Superare la staticità significa offrire un assaggio dell’esperienza che il cliente troverà all’interno, invogliandolo a varcare la soglia perché già coinvolto e incuriosito. È l’inizio del percorso ideale per guidare il cliente all’acquisto, che comincia ancor prima che entri fisicamente nello store.
Idee pratiche per vetrine AR nel fashion retail
La Realtà Aumentata offre una serie di possibilità che si adattano ad ogni esigenza, preferenza e mercato. Se sei in cerca di idee, ecco alcune soluzioni molto interessanti per realizzare la tua vetrina del futuro:
- prove virtuali “pre-ingresso”. Questa è una delle applicazioni più innovative del momento: il cliente inquadra un capo in vetrina e, tramite un’app o un QR code, può vedere come quel capo starebbe addosso ad un avatar generico o, nelle versioni più avanzate, personalizzato;
- manichini animati e storytelling. I manichini solitamente sono immobili, ma grazie alle nuove tecnologie possono prendere vita. Basta infatti inquadrarli con un telefonino per vedere come sfilano e, allo stesso tempo, percepire la fluidità e la vestibilità di un capo. Quell’esperienza racconta anche una storia, poiché mostra vari outfit a seconda delle occasioni. Si possono addirittura creare delle vere e proprie mini-sfilate virtuali;
- esplorazione interattiva dei dettagli. Puntando lo smartphone su un accessorio o un dettaglio di un abito, possono comparire hotspot interattivi. Toccandoli, si aprono finestre con informazioni sulla provenienza del tessuto, sulla cura del capo, sulle taglie disponibili o sui designer. Questo aggiunge un livello di trasparenza e informazione molto apprezzato, che aumenta il livello di fiducia del cliente nei confronti del brand;
- configuratore di outfit e variazioni di prodotto. Tramite l’AR i passanti possono vedere un capo in vetrina in diversi colori e fantasie e anche combinarli con altri articoli e accessori, creando outfit diversi e variegati. Questa soluzione stimola la creatività del cliente e, allo stesso tempo, rende più probabile l’acquisto di più prodotti per realizzare vari outfit;
- filtri social brandizzati e caccia al tesoro. Semplicemente inquadrando la vetrina con lo smartphone, i passanti possono utilizzare filtri AR a tema con la tua ultima collezione. Un esempio? I passanti possono scattarsi selfie con quei filtri e poi condividere le foto, aumentando la visibilità online del tuo negozio. Oppure, come già anticipato, puoi organizzare una caccia al tesoro virtuale: inquadrando diversi punti nella vetrina, si sbloccano indizi o sconti speciali da utilizzare in negozio.
I vantaggi per il tuo negozio di abbigliamento
Utilizzare l’AR per prima cosa diventa una sorta di calamita. Molte persone si fermeranno e, di conseguenza, la folla che si verrà a creare attirerà gli altri passanti. Secondariamente aumenta la cosiddetta brand perception: un negozio che utilizza tecnologie innovative come l’AR viene percepito come moderno, al passo con i tempi e attento all’esperienza del cliente. Questo rafforza l’immagine del brand e lo differenzia dalla concorrenza.
E ancora puoi scoprire quali capi attirano di più l’attenzione, quali outfit sono più popolari o quanto tempo le persone passano a interagire con la vetrina. Considera poi la riduzione potenziale di resi: i clienti con la funzione prova “pre-ingresso” si fanno un’idea della vestibilità del capo, cosa che dovrebbe ridurre il tasso di resi per taglia o fit errati. Infine crei un “effetto wow” indimenticabile: in un mondo ormai saturo di stimoli dove sorprendere è difficile, offrire un’esperienza unica e memorabile può davvero fare la differenza.
Foto: Pixabay