Nel contesto di un negozio di abbigliamento le aree calde e le aree fredde sono concetti cruciali per la disposizione della merce e per ottimizzare le vendite. Ci sono alcune aree all’interno di un negozio che, per vari motivi, possono favorire le vendite e rendere l’esperienza di shopping ancora più coinvolgente.
Come individuarle? Esistono alcuni piccoli accorgimenti e strategie da seguire per rendere ancora più appetibili i negozi e ancora più accattivanti e coinvolgenti le cosiddette aree calde, “rinforzando” le aree fredde dove il cliente potrebbe perdere interesse nell’effettuare l’acquisto. Analizziamo meglio questi concetti per capire come disporre in modo strategico e intelligente la merce per ottimizzare le vendite.
Indice
Cosa sono le aree calde?
Le aree calde sono quelle zone di un negozio che attirano il maggior numero di clienti e che, di conseguenza, registrano un alto volume di vendite. Queste aree sono caratterizzate da un elevato traffico pedonale e possono includere le entrate e le uscite. I clienti devono necessariamente entrare e uscire da queste zone che quindi, essendo un passaggio obbligato, devono essere sfruttate al massimo. La prima impressione è fondamentale e bisogna esporre prodotti capaci di solleticare subito la curiosità dei potenziali consumatori.
Bisogna poi scegliere con attenzione il banco cassa del negozio, altra zona calda e di passaggio obbligato. Qui infatti i clienti, al termine del loro percorso d’acquisto, devono necessariamente passare per pagare la merce acquistata. Per questo motivo è consigliabile esporre qui prodotti come accessori, cinture e piccoli articoli che possono stimolare gli acquisti d’impulso.
Tra le zone calde rientrano poi gli espositori promozionali, spesso situati in zone centrali o all’ingresso del negozio, che contengono prodotti in promozione o di tendenza che attirano i clienti con offerte speciali o nuovi arrivi.
I percorsi più frequentati sono probabilmente i corridoi principali, che collegano diverse sezioni del negozio. Infine sono considerate zone calde anche le aree vicine ai camerini, dove i clienti passano molto tempo quando provano i vestiti.
Cosa sono le aree fredde?
Le aree fredde, al contrario, comprendono quelle zone che ricevono meno traffico pedonale e generano un volume di vendite inferiore.
Tra questi rientrano gli angoli remoti, lontano dagli ingressi principali e dalle casse, e in generale dalle zone poco visibili, dove i clienti non sono portati a camminare naturalmente. Poi ci sono i corridoi secondari, che non collegano le sezioni principali del punto vendita e che non sono necessari per il percorso tipico di acquisto.
Sono considerate aree fredde anche le zone poco visibili o dietro gli scaffali alti, che comunque non sono immediatamente visibili ai clienti durante la loro esperienza di shopping. Ci sono poi determinate zone, come quelle con layout complessi o confusi, che i clienti potrebbero evitare se trovano difficoltà a muoversi. Infine generano solitamente poco traffico i reparti non stagionali, che comprendono capi d’abbigliamento fuori stagione che potrebbero essere meno attraenti e quindi posizionati in zone meno frequentate.
Perché è importante distribuire correttamente le aree nei negozi d’abbigliamento?
Per massimizzare le vendite e migliorare l’esperienza cliente, bisogna gestire correttamente entrambe le aree, calde e fredde. Dopo aver accumulato esperienza, se vuoi ampliare il tuo business puoi anche aprire un secondo punto vendita d’abbigliamento retail per incrementare ulteriormente i tuoi profitti.
Per prima cosa dovresti disporre in modo strategico la merce, proiettando i riflettori sugli articoli di punta o che comunque possono avere una maggiore presa sui clienti. È dunque opportuno posizionare gli articoli di tendenza, stagionali o con alti margini di profitto nelle aree calde per aumentarne la visibilità e le vendite.
Le aree fredde magari non sono molto visibili, ma questo non significa che tu non possa migliorarne l’efficacia. Per incentivare il traffico nelle aree fredde puoi usare segnali visivi, promozioni o layout che incoraggiano i clienti a esplorare l’intero negozio, anche le zone meno visibili.
In generale devi comunque consentire ai clienti di trovare facilmente quello che stanno cercando e incentivarli a esplorare continuamente.
Quali strumenti utilizzare per analizzare le aree?
Esistono strumenti appositi che analizzano le aree all’interno del negozio, fornendo consigli e spunti molto preziosi ai venditori per le loro strategie di vendita.
Esistono ad esempio strumenti di analisi del traffico pedonale, come i sensori e le videocamere che monitorano il flusso dei clienti. A questi si affiancano poi le mappe di calore, che mostrano quali sono le zone con maggior afflusso di clienti. Grazie a questi dati puoi posizionare i prodotti più trendy nelle zone calde e magari creare qualcosa di più originale e accattivante nelle zone fredde per catturare anche lì l’attenzione dei clienti.
C’è poi uno strumento molto più semplice: il feedback diretto dei clienti. Puoi raccogliere opinioni e pareri personali tramite sondaggi e osservazioni per comprendere meglio il comportamento degli acquirenti. In tuo soccorso giungono anche i dati di vendita, infatti ti basta analizzare le vendite per identificare quali zone del negozio risultano più performanti.
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