In un articolo di un po’ di tempo fa abbiamo analizzato come aprire un negozio d’abbigliamento in un centro commerciale. In quest’altro articolo invece ci poniamo un’altra domanda: conviene aprire un negozio d’abbigliamento in un centro commerciale?
Esistono naturalmente dei vantaggi e degli svantaggi che devono essere attentamente esaminati, poiché un’operazione del genere richiede un investimento importante e quindi bisogna muoversi con i piedi di piombo.
Indice
Conviene aprire un negozio d’abbigliamento in un centro commerciale? I vantaggi
Iniziamo con l’analizzare i vantaggi, che non sono certo pochi. I centri commerciali attraggono un gran numero di visitatori, garantendo così un flusso costante di potenziali clienti di diverse tipologie. Anche l’orario di apertura più esteso assicura l’afflusso di clienti più eterogenei, dalle famiglie con bambini che vanno a fare shopping nel weekend alle coppie fino ai giovani che si danno appuntamento nel pomeriggio. Il negozio può inoltre contare su una maggiore visibilità rispetto ad una location indipendente, soprattutto se sorge in un’area ad alto traffico pedonale.
I centri commerciali offrono già infrastrutture e servizi che non gravano sulle spalle dei negozianti, come parcheggi, sicurezza, manutenzione e pulizia e che riducono i costi operativi e la gestione logistica. Bisogna poi considerare il cosiddetto effetto vicinanza, cosa significa? In pratica la presenza di altri negozi, come bar, cinema e ristoranti, attira più clienti e aumenta la probabilità che facciano acquisti d’impulso durante le loro passeggiate nei centri commerciali. Infine nei centri commerciali si organizzano spesso eventi e promozioni che aumentano la visibilità del negozio e attraggono nuovi clienti.
Gli svantaggi
Guardando l’altra faccia della medaglia ci sono ovviamente degli svantaggi che è opportuno evidenziare. Il primo aspetto negativo da sottolineare è il costo piuttosto alto dell’affitto del negozio che, nei centri commerciali, tende ad essere più alto rispetto alle location indipendenti. Oltre al canone di locazione, possono esserci costi aggiuntivi per la gestione del centro commerciale, come ad esempio le spese condominiali. Prima di lanciarti in quest’avventura ti consiglio di fare un business plan e calcolare le spese nel negozio tra costi fissi e costi variabili.
Considera inoltre che in un centro commerciale la presenza di altri negozi di abbigliamento può aumentare la competizione, rendendo necessaria una strategia di differenziazione chiara ed efficace. I contratti di locazione tra l’altro possono includere restrizioni contrattuali specifiche, come orari di apertura obbligatori, il layout del negozio che deve rispettare determinati canoni estetici e di design e limitazioni sulle modifiche interne. Insomma, puoi personalizzare il tuo negozio meno di quanto desideri. In generale le prestazioni del negozio possono essere influenzate a livello generale dall’andamento del centro commerciale. Puoi vendere anche merce di qualità e di grande valore, ma se il centro perde attrattività, ne risentirà anche il negozio.
Che tipo di abbigliamento proporre?
La varietà dei clienti presenti in un negozio può rappresentare un’arma a doppio taglio. Da un lato, considerando l’eterogeneità della clientela, hai la certezza di intercettare un pubblico molto ampio. D’altro lato, se non ti specializzi in un settore e vendi prodotti “generalisti”, rischi di essere scavalcato da negozi che vendono prodotti più di nicchia o comunque indirizzati verso un certo target di pubblico. Ecco perché faresti bene a concentrarti su determinate categorie di abbigliamento, scegliendolo dopo aver fatto un’attenta analisi di mercato delle tendenze attuali e del target.
Se vuoi mantenerti sul generico, intercettando una categoria di clienti variegato ma comunque circoscritto, puoi aprire un negozio di abbigliamento casual che vende ad esempio magliette, jeans, felpe, giacche casual e abbigliamento sportivo. Il tuo target di pubblico in tal caso è piuttosto ampio e comprende giovani, adolescenti e studenti universitari, ma anche famiglie.
O magari puoi lanciarti sull’abbigliamento formale, che comprende abiti da lavoro, tailleur, camicie, pantaloni eleganti, giacche e cravatte. Il tuo target in tal caso sarà composto da professionisti, lavoratori d’ufficio e manager.
Un’altra tipologia di abbigliamento è quello da sera o per occasioni speciali. Qui già andiamo in un settore piuttosto di nicchia che comprende abiti da sera, vestiti da cocktail, completi eleganti e accessori raffinati. Nel target di pubblico di questa particolare categoria di abbigliamento rientrano adulti, coppie e persone che partecipano ad eventi speciali.
Oppure puoi optare per l’abbigliamento per bambini e neonati, rivolto a famiglie e genitori. È un mercato sempre attivo dove la clientela non manca mai e tale categoria comprende abbigliamento per bambini di tutte le età, dai neonati agli adolescenti, come vestiti, accessori e calzature.
Altra categoria sempre piuttosto gettonata è l’abbigliamento sportivo e per il tempo libero, come tute, leggings, top, giacche sportive e scarpe da ginnastica. Il target di riferimento comprende persone attive, appassionati di fitness e giovani adulti.
Infine puoi decidere di aprire un abbigliamento di moda sostenibile ed eco-friendly, rivolto ad un target che comprende consumatori consapevoli, ecologisti e giovani adulti.
Considerazioni finali
In ogni caso prima di lanciare il tuo negozio e decidere la categoria di abbigliamento, ti consiglio di:
- eseguire un’attenta analisi di mercato per comprendere il profilo demografico dei potenziali consumatori del centro, i loro comportamenti e la concorrenza presente;
- stilare un business plan per analizzare tutti i costi, i potenziali ricavi e le strategie di marketing;
- definire chiaramente il posizionamento e il branding del negozio per differenziarti;
- negoziare attentamente i termini del contratto di locazione per ottenere condizioni favorevoli e flessibili.
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