Elisabetta Franchi e la condanna per una frase discriminatoria contro le donne

0
331
Tempo di lettura articolo: 3 minuti

Elisabetta FranchiElisabetta Franchi è una delle figure più influenti nel mondo della moda italiana e internazionale, nota per il suo stile distintivo e caratteristico. Pur essendo riconosciuto il suo impegno sociale, è scivolata sulla classica “buccia di banana” per alcune dichiarazioni rilasciate nel 2022 durante l’evento “Donne e moda”.

In particolare la stilista dichiarò di assumere solo donne over 40 per le posizioni importanti nella sua azienda, sostenendo che a quell’età avevano già superato diverse fasi della vita come matrimonio, maternità ed eventualmente separazione. In sostanza erano più disponibili a lavorare senza interruzioni 24h.

Le parole della discordia di Elisabetta Franchi e la condanna

Per la precisione Elisabetta Franchi, che nel 1998 fondò l’azienda Betty Blue spa lanciando il suo omonimo marchio di abbigliamento, proferì le frasi incriminate durante l’evento “Donne e moda” del 4 maggio del 2022. Inoltre avrebbe detto che per le posizioni importanti non si sarebbe fatta problemi ad assumere uomini di qualsiasi età.

Parole che hanno sollevato un vero polverone e che sono state considerate discriminatorie dal Tribunale di Busto Arsizio, che ha condannato la sua azienda, la Betty Blue spa, a pagare 5.000 euro di risarcimento all’Associazione Nazionale Lotte alle Discriminazioni.

Inoltre l’azienda è stata anche obbligata a promuovere corsi di formazione contro la discriminazione di genere per tutti i dipendenti e a pubblicare la sentenza su un quotidiano entro 30 giorni dalla sentenza. Se la società non avesse attuato questi provvedimenti imposti dal Tribunale, allora avrebbe dovuto versare all’associazione altri 100 euro per ogni giorno di ritardo.

La sentenza ha destato ancora più scalpore anche perché in concomitanza Elisabetta Franchi, tramite i social, ha comunicato la separazione dal suo compagno Alan Scarpellini.

La replica di Elisabetta Franchi

Una sentenza che ha fatto molto rumore nel mondo della moda, anche perché la stilista è molto impegnata proprio nel sociale. Innanzitutto il brand della stilista si è sempre distinto per uno stile sofisticato e femminile, caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli e alla qualità dei materiali utilizzati. Non a caso il brand ha conquistato un pubblico internazionale e le sue collezioni sono vendute in oltre 60 paesi.

Elisabetta Franchi ha comunque respinto le accuse al mittente, sostenendo che le sue parole sono state fraintese e aggiungendo che una grande percentuale dei suoi dipendenti sono donne, molte delle quali giovani.

In effetti la stilista è nota per il suo impegno in progetti di sostenibilità e diritti degli animali. Lei tra le prime ha eliminato l’uso della pelliccia animale dalle sue collezioni e ha adottato diverse pratiche sostenibili all’interno della sua azienda. Inoltre sostiene da sempre diverse cause sociali, come la lotta contro la violenza sulle donne e il sostegno alle donne in difficoltà.

Il problema della discriminazione delle donne nel mondo della moda

A prescindere dal fatto che le parole di Elisabetta Franchi possano essere state fraintese o meno, le sue dichiarazioni hanno acceso i riflettori su un problema presente nel mondo della moda, cioè la discriminazione delle donne. La moda negli ultimi anni ha svoltato verso una direzione etica, quindi anche concetti come l’inclusività, il rispetto dei diritti dei lavoratori e il “cruelty free” sono tematiche sempre più attuali.

Per quanto riguarda il settore dell’abbigliamento, la discriminazione delle donne continua ad essere un problema diffuso che si manifesta in vari modi: disparità salariale, difficoltà di fare carriera e condizioni di lavoro spesso precarie.

Nel settore dell’abbigliamento, ma in realtà anche in altri ambiti lavorativi, le donne guadagnano meno dei colleghi maschi pur ricoprendo gli stessi ruoli. Questo divario salariale è presente sia nei ruoli di produzione che in quelli dirigenziali. Le donne sono sottorappresentate nei ruoli di leadership e di direzione e spesso incontrano barriere significative per fare avanzamenti di carriera. In tale contesto si inseriscono le dichiarazioni di Elisabetta Franchi che hanno fatto molto rumore. Proprio la mancata assunzione o la mancata promozione di una donna, incinta o comunque in età fertile, rappresenta una chiara discriminazione che limita le opportunità delle donne più giovani.

Problemi si verificano anche nelle fabbriche di abbigliamento, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove le donne rappresentano la maggioranza della forza lavoro e spesso lavorano in condizioni di sfruttamento. Sono esposte a salari bassi, orari di lavoro estenuanti, ambienti di lavoro insicuri e la mancanza di diritti lavorativi fondamentali, senza dimenticare le molestie e gli abusi subiti sul posto di lavoro.

Iniziative e miglioramenti

Sicuramente va dato atto al mondo della moda di aver fatto degli sforzi per migliorare la situazione lavorativa delle donne. Molte organizzazioni non governative e sindacati lavorano fianco a fianco per garantire migliori condizioni di lavoro, equità salariale e l’eliminazione delle discriminazioni di genere. Sono stati lanciati diversi programmi di certificazione etica che mirano a migliorare gli standard lavorativi principalmente nelle fabbriche di abbigliamento.

Indubbiamente la discriminazione delle donne nel settore dell’abbigliamento è una questione seria, che richiede l’intervento a vari livelli anche delle politiche aziendali e della legislazione nazionale e internazionale. Promuovere l’uguaglianza di genere e garantire diritti lavorativi adeguati sono step essenziali per affrontare questa problematica.

Fonte foto: Instagram

Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

Scarica gratis il nostro nuovo Ebook


COME CREARE E LANCIARE UN FASHION E-COMMERCE DI SUCCESSO


Questo report ti permetterà di conoscere quali sono gli elementi più importanti da tenere in considerazione per creare e lanciare un fashion e-commerce di successo.

    Accetto l'informativa sulla privacy *   

    * = campi obbligatori

    La tua email è al sicuro con noi! Non riceverai mai spam da Nuvoluzione.com

    Di la tua! Facci sapere cosa ne pensi con un commento:

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui