Il marketplace, letteralmente “luogo di mercato”, è il mercato online in cui venditori o siti web sponsorizzano e vendono la loro merce. È il cosiddetto luogo virtuale dove domanda e offerta (beni e servizi) si incontrano. In base al prodotto commercializzato si hanno due tipi di marketplace. Il primo è il marketplace verticale, che consiste in una vendita di un’unica tipologia di prodotto. Il secondo è il marketplace orizzontale, dove si verifica una vendita di prodotti e/o servizi di diverso tipo.
In base agli operatori che partecipano si hanno diverse tipologie di vendite. Una di queste è il Consumer to consumer (C2C): gli utenti privati interagiscono tra loro ed effettuano transazioni commerciali. Questo tipo di marketplace non offre garanzie agli utenti che comprano, in quanto si affidano solo ai feedback degli altri compratori per sapere in anticipo l’attendibilità del venditore. Poi c’è il Business to consumer (B2C): una o più aziende offrono cataloghi di prodotti anche on line. A differenza del C2C chi compra ha garanzie superiori, supportate da sistemi di pagamento sicuri e certificazioni di qualità. Infine c’è il Business to business (B2B): aziende manifatturiere o industriali entrano in contatto con aziende commerciali. La merce trattata è in genere venduta in grandi stock e infatti è ritenuto il canale alternativo principale per le transazioni commerciali internazionali. I principali motivi per vendere attraverso il marketplace sono: un canale di distribuzione più ampio e più rapido; una migliore gestione della concorrenza rispetto alla vendita dei prodotti (prezzo e qualità); la fiducia e la soddisfazione dei clienti tangibili attraverso i feedback; costi di marketing ridotti. Nel web sono presenti diversi marketplace, in Italia i più conosciuti sono eBay e Amazon ma a seguire in questa sezione se ne possono ancora tanti altri tra cui: Privalia, Kijiji, Zalando, Dawanda, Google shopping, Farfetch, ArmadioVerde, Spartoo, Asos, Yoox e tanti altri.