Promod, le soluzioni proposte per rilanciare il pret-a-porter

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promodSecondo l’IFM il mercato della moda ha subito un calo dell’1,3%, contrazione che però non ha interessato Promod, il noto marchio francese che ha registrato un aumento delle vendite pari all’1,5% nell’esercizio chiuso a fine febbraio 2024. Un risultato accolto con grande entusiasmo da Julien Pollet, presidente, direttore generale e membro della famiglia fondatrice del brand, che lo attribuisce al cambio di strategia avviato qualche anno fa.

Dal 2018, compresi gli anni a cavallo della pandemia, il brand francese ha concentrato le sue attività entro i confini nazionali o al massimo in alcuni paesi frontalieri, passando da una produzione di massa ad un business di precisione. In questo modo è stato rilanciato il pret-a-porter, ma ora per il marchio francese è giunto nuovamente il momento di diffondersi sui mercati esteri e aprire nuovi negozi basati su una moda circolare.

Come ha spiegato Pollet, l’obiettivo della casa di moda è guadagnare di più vendendo meno prodotti. Come raggiungere questo obiettivo? Promuovendo meglio gli articoli, senza ricorrere necessariamente alle promozioni e agli sconti.

Le proposte di Promod: collezioni minimal e di nicchia

Promod ha iniziato a produrre collezioni ma con capi limitati, con meno messaggi ai clienti e proponendo un numero di temi ridotti. I clienti dunque hanno una scelta più semplice, proprio perché è più limitata. Una razionalizzazione dell’offerta che ha notevolmente migliorato la gestione stessa dell’inventario, diventata più dinamica e gestibile.

C’è meno quantità di articoli, che in alcuni casi può portare a carenze di scorte. Quella che rappresenta a tutti gli effetti una criticità viene trasformata in un’opportunità dal brand francese. Come? Valorizzando i propri prodotti che, essendo realizzati in quantità limitata, sono più appetibili e i clienti sono disposti a spendere qualcosa in più pur di avere un capo esclusivo che poche persone possono vantare di avere nel proprio guardaroba.

Proprio per questo motivo le stesse promozioni della casa di moda francesi sono meno “aggressive”, con un tasso di sconto sceso di 1,5 punti nel 2023. Come ha spiegato Pollet si tratta di un lavoro a lungo termine, finalizzato a “disintossicare” i clienti dalla pratica degli sconti e delle promozioni. Oggi molti clienti Promod acquistano il prodotto appena esce, senza attendere gli sconti, poiché sanno che rischiano di non trovare i capi d’abbigliamento che preferiscono.

Le taglie 46, 48 e 34

Diversità e inclusività sono due tematiche sempre più presenti nel mondo della moda, un richiamo al quale Promod non è rimasto sordo. Per intercettare un pubblico quanto più ampio possibile il brand ha quindi introdotto nel 2023 due nuove taglie, la 46 e la 48, che prima si fermavano a 44.

Pollet ha spiegato che hanno prima lanciato queste taglie in alcuni negozi e la risposta del pubblico è stata molto positiva. Le taglie 46 e 48 oggi rappresentano addirittura il 10% di tutte le vendite. Entro la fine dell’anno, come annunciato dal direttore, sarà introdotta anche la taglia 34.

La riconquista dei mercati esteri

In precedenza Promod aveva oltre 1.000 negozi in 55 nazioni. Dopo la nuova strategia, che in un certo senso può essere definita di “nazionalizzazione” dal momento che dei quasi 400 negozi poco meno di 380 sono in Francia, il marchio transalpino vuole nuovamente riconquistare i mercati esteri.

L’azienda ha messo nel mirino il Medio Oriente, dove fino al 2019 vantava circa 100 punti vendita. Il Medio Oriente è un mercato in gran fermato ed entro settembre è prevista l’apertura di due negozi in Arabia Saudita, dove il marchio Promod è molto noto. L’obiettivo è aprire nel paese saudita, dove c’è grande fame di consumi, altri due negozi entro marzo 2025. Sono in corso trattative anche per aprire negozi affiliati in franchising anche negli Emirati Arabi Uniti e in Giordania.

Se la risposta dovesse essere positiva, in una seconda fase potrebbe essere lanciato un portale web dedicato al Medio Oriente. Anche in Africa l’anno scorso è stato aperto un negozio del brand da parte di un partner, precisamente in Algeria. E in Francia? Non sono previste grandi novità, fatta eccezione per la conversione di alcuni negozi diretti in boutique in franchising.

Il tema della sostenibilità

Altro tema caldissimo nel mondo del fashion è la sostenibilità, che Promod non ha certo ignorato. Lo scorso aprile a Calais è stato inaugurato un negozio pilota interamente dedicato alla sostenibilità con articoli di seconda mano, una sezione dedicata alle riparazioni, alcuni kit sartoriali e dei laboratori.

Il brand francese ha posto un forte accento sulla sostenibilità, promuovendo l’uso di materiali ecologici e processi produttivi responsabili. L’azienda ha lanciato iniziative come “Promod for good” per integrare la responsabilità sociale e ambientale nelle sue operazioni​.

Il cosiddetto mercato del “second hand” è un’altra area in crescita su cui Promod ha puntato. L’azienda ha iniziato a esplorare modelli di business circolari, integrando l’offerta di capi di seconda mano e promuovendo il riutilizzo e il riciclo dei materiali​. Del resto le iniziative di carattere green ed eco-friendly fanno parte della strategie dei principali brand di moda e lo saranno ancora per molti anni.

Foto: sito Promod

Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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