Nel momento in cui si decide di dare avvio ad una nuova attività imprenditoriale nel settore fashion retail, la prima cosa da fare è valutare la fattibilità, lo sviluppo e i margini di redditività del progetto.
Questa verifica può essere fatta tramite la stesura di un business plan.
Ne hai mai sentito parlare? Se la risposta è no, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Business plan abbigliamento: cos’è e a cosa serve
Letteralmente, il business plan è “il piano dell’impresa” e comprende una serie di valutazioni, previsioni e programmazioni che coinvolgono gli aspetti economici (e non solo) di un’azienda.
Dunque, nel documento vanno riportati sia l’oggetto dell’attività, sia tutte le sue caratteristiche specifiche.
Partendo dall’idea imprenditoriale, devono essere esplicitati in modo chiaro e dettagliato quali sono:
- gli obiettivi di business;
- le spese prevedibili;
- gli obiettivi in termini di fatturato;
- i guadagni;
- i margini di crescita;
- i punti di forza e di debolezza dell’attività.
In ultimo vanno definiti tutti gli elementi che possono contribuire a programmare quanto più possibile il percorso che verrà intrapreso dall’azienda.
Quindi, nella redazione di un business plan per un negozio di abbigliamento, devono essere elencati tutti i fattori che possono concorrere alla buona riuscita del progetto imprenditoriale.
Inoltre, deve comprendere anche una pianificazione temporale delle attività dell’azienda, dalla fase di start-up fino al momento in cui, presumibilmente, verranno centrati tutti (o alcuni) degli obiettivi di business stabiliti.
Una programmazione da seguire fedelmente una volta avviata l’impresa, che però è possibile riesaminare o aggiornare qualora ce ne sia la necessità, o subentrino elementi nuovi che non erano stati valutati in precedenza.
Il piano d’impresa, infatti, non è solo un’analisi iniziale, ma rappresenta un modello per garantire che lo sviluppo futuro dell’azienda non tradisca i propositi originari.
Si tratta, dunque, di un documento molto importante, con il quale è possibile presentare richieste di finanziamento per la propria idea imprenditoriale, a garanzia che le problematiche e le prospettive dell’azienda sono state individuate e considerate in tempo.
Una consapevolezza che porta ad avere maggiori possibilità di successo.
Redazione di un business plan per un negozio di abbigliamento
Ora che è chiaro in cosa consista il piano d’impresa, vediamo come fare un business plan quando si decide di aprire un negozio di abbigliamento.
Al di là dello schema che si decide di adottare, è bene tenere sempre presente che non si tratta di un documento statico, da metter via una volta avviata l’impresa.
Al contrario, obiettivi e programmazione devono essere pensati a lunga scadenza,
pertanto sarà necessario rivedere alcuni aspetti col passare del tempo.
Detto ciò, quando si redigere un business plan bisogna suddividere la trattazione in capitoli.
I tre che certamente non possono mancare sono:
- un’introduzione che descrive in maniera sintetica ma dettagliata le attività dell’azienda;
- i traguardi di business che si vogliono raggiungere;
- le modalità esecutive per centrare gli obiettivi stabiliti.
Un business plan corretto e completo deve anche contenere un’analisi del settore e del mercato in cui l’azienda andrà a operare.
Si tratta di un lavoro che certamente richiede tempo ed impegno, ma che darà informazioni fondamentali sulla concorrenza e sui margini di sviluppo dell’attività.
Inoltre, è necessario inserire informazioni precise sul capitale finanziario di cui si avrà bisogno per partire, nonché quelle relativa alla costituzione del management, agli orari e ai luoghi di lavoro, ai servizi e ai termini di assistenza garantiti ai clienti, ecc.
Questo è tutto ciò che devi sapere per creare il business plan della tua nuova attività fashion retail.
Tuttavia, se hai bisogno di dare un’occhiata a qualche esempio business plan negozio, ti basterà fare un giro in rete per trovare tanti siti web specializzati sull’argomento.