Il retail design è una “costola” dell’interior design e rappresenta quella disciplina finalizzata all’organizzazione ed all’allestimento dei luoghi dedicati alla vendita. Deve essere in sintonia con il brand, ricreando un design lineare che richiami il logo ed i colori ma anche la stessa filosofia aziendale ed il “tone of voice”.
In un negozio di abbigliamento per giovani e adolescenti ovviamente il retail design deve essere fresco e fashion. In un negozio di abiti da sposa deve invece ricreare un ambiente magico ed altamente ricercato.
Il progettista devi quindi entrare in perfetta sintonia con il negozio, per capire qual è il suo target di pubblico ed il messaggio che intende trasmettere. Gli spazi ed i colori devono essere lo specchio della filosofia aziendale, creando così una forte connessione tra il prodotto venduto e lo stesso spazio concepito.
Indice
Retail design, gli aspetti principali da considerare
In un punto vendita è di fondamentale importanza sfruttare e ricreare gli spazi per costruire un percorso fluido e lineare all’interno del quale si muove il cliente.
Lo spazio vendita deve essere funzionale e piacevole. Gli obiettivi da perseguire sono due: creare una user experience immersiva e godibile e allo stesso tempo valorizzare e promuovere i prodotti che maggiormente potrebbero interessare ad un cliente.
Per fare ciò bisogna innanzitutto conoscere il target abituale, così da comprendere le reali necessità e i bisogni dei consumatori. Fatto ciò, bisogna creare nell’acquirente il desiderio o addirittura il bisogno di avere quel prodotto.
Altri aspetti da considerare sono la categoria di prodotti venduti e le caratteristiche della città dove sorge il negozio. Ogni esperienza all’interno di un punto vendita è unico, perciò bisogna personalizzarla e cucirla su misura dei clienti proprio come se fosse un vestito.
L’attenzione ai dettagli può davvero fare la differenza, poiché i consumatori moderni sono sempre più esigenti e pretendono esperienze d’acquisto plasmate sui loro bisogni e necessità.
Una “scienza” in continuo mutamento
Il mercato moderno è diventato sempre più concorrenziale e competitivo, quindi è necessario attingere a piene mani dal pozzo della creatività. Le vetrine non sono semplici contenitori dove esporre i prodotti in vendita, ma luoghi narrativi dove avviare una comunicazione ed una relazione stabile con i propri clienti.
Il retail design è una “scienza” in continuo mutamento, poiché deve adattarsi di volta in volta non solo in base alla stagione, ma anche ai nuovi trend sociali, economici ed artistici. Le vetrine estive, ad esempio, valorizzeranno altri aspetti ed elementi rispetto alle vetrine autunnali o primaverili.
Si tratta quindi di una materia interdisciplinare che deve tenere conto delle potenzialità economiche dell’azienda, dei mutamenti circostanti e delle esigenze del proprio target di pubblico.
La forza evocativa della grafica all’occorrenza può anche sopperire ad un budget piuttosto limitato. Non sempre infatti è necessario fare grandissimi investimenti, basta sfruttare idee semplici ed originali in grado però di toccare le giuste corde emotive per suscitare l’interesse e la curiosità dei propri clienti.
Anche le piccole realtà quindi, che non hanno le stesse risorse delle grandi catene, possono comunque essere competitive ricreando interni che puntano sulla ricercatezza e sull’originalità.
L’importante è che ci sia sempre una forte interconnessione tra l’azienda e gli spazi interni, comunicando un’idea di continuità che rafforza il brand anche da un punto di vista dell’immagine.
Le origini del retail design: dalla nascita ai giorni nostri
Per capire come è cambiato il retail design negli ultimi anni ed in che modo impatta sulla vita stessa delle aziende, può essere utile fare un “excursus” su questa disciplina partendo dalle origini.
La sua nascita può essere collocata a cavallo tra l’800 ed il ‘900. In questa fase prende il via la grande rivoluzione industriale. Nei negozi quindi si avverte la necessità di organizzare in modo più ordinato e funzionale la grande quantità di prodotti, sempre più diversificati, provenienti dalla produzione industriale.
In questa fase i tempi ed i costi di produzione si riducono notevolmente grazie alle nuove tecnologie. Sempre più beni vengono immessi in un mercato dove la domanda è addirittura superiore all’offerta.
Proprio in questo periodo nascono nuove figure nel mondo del retail design che sono rimaste ancora oggi. Le principali trasformazioni avvengono nelle botteghe artigiane: non più laboratori specializzati che vendono pochi prodotti, ma negozi che delocalizzano la produzione e si concentrano maggiormente sull’esposizione.
I negozi si ampliano sempre di più, quindi si avverte la necessità di “vestire” le vetrine con soluzioni accattivanti e coinvolgenti. Ecco così che le vetrine e gli interni dei negozi si trasformano in spazi organizzati dove ottimizzare il processo di vendita.
Il retail design ed il marketing camminano quindi di pari passo, alla ricerca di soluzioni vincenti per catturare l’attenzione dei clienti. Nascono così le prime strategie che sfruttano colori, illuminazioni e tecniche specifiche.
Se vuoi trarre qualche spunto utile per il tuo punto vendita puoi leggere i consigli che ti abbiamo fornito in questo articolo dedicato all’allestimento di un negozio d’abbigliamento.
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