Tecnologia AI e la realtà aumentata: come sfruttarle nel fashion retail per aumentare le vendite

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Tempo di lettura articolo: 3 minuti

La tecnologia AI e la realtà aumentata hanno fatto irruzione praticamente in tutti i settori lavorativi, compreso quello del fashion. Queste tecnologie, benché se ne parli ormai da anni, sono ancora in una fase embrionale o comunque di sviluppo. Per questo motivo non è ancora chiaro effettivamente cosa un titolare di un negozio di abbigliamento può fare per sfruttare l’AI. Abbiamo realizzato questo articolo proprio per fare piena luce sui vantaggi, sui benefici, sui costi e sugli strumenti di cui i negozianti dovrebbero dotarsi nel proprio settore.

La tecnologia AI è per tutti?

Chiariamo subito un dubbio: le tecnologie AI sono utili ai negozianti di abbigliamento di tutte le dimensioni, non solo per le realtà più strutturate. Analizziamo alcune delle ragioni per le quali l’AI può essere vantaggiosa per tutti i negozi di abbigliamento, sia piccoli che grandi.

I vantaggi per i negozi di abbigliamento di piccole e medie dimensioni

L’AI può personalizzare l’esperienza cliente, fornendo consigli mirati ai clienti in base alle loro preferenze e comportamenti di acquisto precedenti, migliorando la soddisfazione e la fidelizzazione. Gli algoritmi AI inoltre possono prevedere la domanda di prodotti specifici, aiutando i negozianti a mantenere un inventario ottimale, migliorare la gestione del magazzino e ridurre i costi legati a eccessi o carenze di stock.

Con l’AI si possono anche individuare i segmenti di clienti più redditizi, detti alto spendenti, creando campagne di marketing mirate e aumentando l’efficacia delle promozioni e le vendite. E poi ci sono i chatbot e gli assistenti virtuali, da integrare negli e-commerce e nei siti aziendali, che aiutano a gestire le richieste e le domande frequenti dei clienti, sgravando i dipendenti di operazioni noiose e ripetitive.

I vantaggi per le realtà più strutturate

I grandi negozi e le grandi aziende, tramite gli strumenti di AI, possono analizzare la gran mole di dati incamerati ogni giorno e, sulla loro base, adottare decisioni strategiche. L’AI può migliorare l’efficienza della catena di fornitura, prevedendo i tempi di consegna, migliorando la logistica e riducendo i costi di trasporto.

L’integrazione dei canali online, tramite tecnologie avanzate, migliora l’esperienza di shopping del cliente. Inoltre l’uso di sensori e telecamere permette di analizzare il comportamento dei clienti nei negozi e ottimizzare l’organizzazione dello spazio e la disposizione dei prodotti.

Quali sono gli strumenti di cui un negozio di abbigliamento deve dotarsi?

Per sfruttare effettivamente i vantaggi offerti dall’IA e dalla realtà aumentata, i negozi nei loro spazi di vendita devono dotarsi di appositi strumenti.

Tra i più apprezzati ci sono i cosiddetti specchi intelligenti, detti anche specchi interattivi, che permettono ai clienti di indossare virtualmente e in anteprima alcuni capi d’abbigliamento, senza doverli provare fisicamente. Questi specchi usano telecamere e software di AR per sovrapporre immagini digitali dei vestiti sul riflesso dei clienti.

Altri strumenti molto validi sono le app di prova virtuale per smartphone, che consentono ai clienti di scattare una foto oppure di usare una fotocamera in tempo reale per indossare, sempre virtualmente, alcuni capi d’abbigliamento. Alcune app sono in grado anche di mixare e abbinare outfit diversi, aumentando la possibilità di vendere più capi.

Queste tecnologie, integrate nei siti e-commerce, permettono ai clienti di caricare una loro foto, o di usare un avatar, per provare virtualmente i vestiti. Tali strumenti aumentano la fiducia degli acquirenti online e riducono il rischio di resi.

Altri vantaggi vengono proposti dalla Realtà Aumentata, tramite la quale i clienti possono visualizzare i capi di abbigliamento in 3D tramite i loro dispositivi mobili. I consumatori possono così vedere i dettagli del prodotto da diverse angolazioni, comprendendone le caratteristiche principali.

Le tecnologie AR possono essere installate anche nei camerini, così da suggerire accessori o altri capi da abbinare con il prodotto che i clienti stanno provando. Altre soluzioni particolarmente avanzate sono i dispositivi AR, come le app mobili e gli occhiali AR, che danno ai clienti tutte le informazioni aggiuntive su prodotti, recensioni, video dimostrazioni e suggerimenti di stili, in tempo reale mentre stanno facendo shopping in negozio.

I costi

Ma quant’è il costo di questi strumenti per rendere il proprio negozio smart? Difficile da prevedere, molto dipende dagli strumenti prescelti ma anche dalla loro tipologia e dalla quantità. Gli investimenti richiesti sono molto importanti, ma sono necessari per imporsi come una realtà all’avanguardia in un settore del fashion che sta cambiando rapidamente.

Possiamo così elencare, per grandi linee, i costi annuali da sostenere per dotarsi di appositi strumenti:

  • software di gestione dell’inventario: circa 10.000 euro;
  • sensori IoT (20 sensori): 2.000 euro;
  • software di analisi dei dati: 12.000 euro;
  • chatbot: 5.000 euro;
  • piattaforme di pagamento integrate come i POS: tra i 500 e i 5.000 euro al mese;
  • specchi intelligenti: 15.000 euro.

Questa può essere considerata l’implementazione di base, mentre per un’implementazione più avanzata sono richiesti i seguenti strumenti:

  • sviluppo di app di prova virtuale: 50.000 euro;
  • piattaforme di marketing personalizzato: 24.000 euro;
  • assistenti virtuali: 10.000 euro;
  • camerini con AR (due unità): 20.000 euro;
  • soluzioni di checkout automatizzato: 30.000 euro.
Giuseppe Celentano
Marketing Director di MagicStore

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