La vita da negozio in determinate circostanze è davvero dura. Non sempre i clienti sono così malleabili, anzi in alcune circostanze possono essere davvero odiosi. In tal caso devi fare buon viso a cattivo gioco. La situazione diventa molto più complessa se devi fronteggiare il fuoco amico, cioè se critiche e litigi si verificano con i tuoi stessi colleghi o dipendenti.
Scegli quindi con estrema attenzione i tuoi collaboratori, perché un buon affiatamento di squadra è la prima regola per lavorare con serenità e remare tutti nella stessa direzione. A tal proposito ti consiglio di leggere questo articolo in cui ti spiego quali regole seguire durante il colloquio per scegliere la commessa.
Nei seguenti paragrafi ti illustro 6 categorie di dipendenti che probabilmente è meglio tenere alla larga dal tuo negozio, ed eventualmente come fronteggiarli.
Indice
Vita da negozio, i dipendenti da evitare: il lamentoso
Una figura molesta che contribuisce a rompere la serenità in negozio: il lamentoso. Questa persona inizia e finisce la giornata lamentandosi di tutto e tutti, riscontrando criticità in ogni circostanza. La sua negatività cresce ora dopo ora, fino a trascinare tutti gli altri.
In qualità di gestore del negozio, devi ricordare a tutti i dipendenti l’importanza di mantenere un clima sereno e positivo, per raggiungere la massima produttività.
Cerca di parlare col lamentoso, per capire quali problemi siano effettivamente reali. Vagli incontro e proponigli soluzioni più flessibili per metterlo in condizione di rendere al meglio, e soprattutto lamentarsi di meno.
L’uomo o la donna alfa
Ci sono uomini e donne “alfa” che, spinti dalla loro personalità forte ed aggressiva, tendono a criticare sempre gli altri ed imporre le loro decisioni sempre e comunque.
Questi personaggi calpestano le idee e le opinioni dei colleghi, mortificandoli e contribuendo a creare un ambiente negativo e malsano.
C’è qualche dipendente simile nel tuo negozio? Allora organizza incontri settimanali, anche di 10-15 minuti, per tastare il polso dei tuoi collaboratori e capire quali problemi possono esserci.
Avvia anche colloqui individuali, in particolare con l’uomo o la donna “alfa”, per capire cosa c’è alla base del loro atteggiamento aggressivo.
Il passivo-aggressivo
Un’altra figura per certi versi subdola e “tossica” è il passivo-aggressivo. Cosa fa? Non dice esattamente se è in disaccordo, ma magari lo fa capire con gesti ed atteggiamenti.
Se non è soddisfatto di come un collega ha fatto un lavoro non lo dice apertamente, ma magari la prossima volta lo assegnerà a qualcun altro.
In questo modo c’è una cattiva gestione del lavoro, col rischio di sovraccaricare eccessivamente un collega.
Il passivo-aggressivo generalmente evita il conflitto diretto, ma manda piccoli segnali per evidenziare la sua insofferenza.
Durante una riunione di lavoro invita tutti a palesare le loro perplessità, interpellando per primo proprio il passivo-aggressivo.
Eventualmente puoi anche creare una cassetta dei suggerimenti, dove ognuno può dire la sua in totale anonimato.
Il chiacchierone ficcanaso
Il chiacchierone ed il ficcanaso sono due categorie diverse, ma è facile trovare queste caratteristiche nella stessa persona.
Ogni tanto fa anche bene parlare del più e del meno per stemperare un po’ la tensione e la seriosità del lavoro, ma senza esagerare. Il chiacchierone-ficcanaso invece parla in continuazione, col rischio di farti perdere la concentrazione e la lucidità.
Spesso ama fare gossip, sparlando di questo o quel collega. Le sue caratteristiche? Bisbiglia spesso ed ha un carattere piuttosto opportunista.
Per evitare di rovinare l’armonia nel negozio, invita tutti i dipendenti ad una maggiore professionalità e soprattutto a lasciare da parte le questioni personali. Sparerai nel mucchio, ma darai una bella strigliata al chiacchierone-ficcanaso.
Vita da negozio: il tuttofare
Generalmente nei negozi c’è il cosiddetto tuttofare, una figura sempre pronta a dire di sì ad ogni progetto, accollandosi anche i lavori di altri colleghi.
Potrebbe sembrare un lavoratore prezioso ed indubbiamente lo è. Tuttavia bisogna anche guardare l’altra faccia della medaglia.
Il tuttofare si accolla così tanto lavoro, che potrebbe inevitabilmente avere dei decadimenti delle prestazioni e commettere errori. Inoltre, poiché non ama delegare, impedisce agli altri collaboratori di crescere e rende difficoltosa la corretta suddivisione del lavoro.
Generalmente è anche uno stakanovista, quindi non salta neanche un giorno di lavoro col rischio di infettare gli altri colleghi, se ha un raffreddore o un’influenza.
A tal proposito informati su come sanificare i negozi secondo le normative anti-Covid per tutelare la salute di clienti e dipendenti. Per prevenire le problematiche derivanti da un dipendente tuttofare, assicurati che gli incarichi siano distribuiti equamente.
L’orgoglioso
Concludiamo la nostra lista di collaboratori che è meglio non avere in negozio con l’orgoglioso. Questa figura crede di avere sempre la verità in tasca, pronto a bacchettare i suoi colleghi, ma se sbaglia non si prende mai la responsabilità né tanto meno chiede scusa.
Si vanta, anche oltre i suoi reali meriti, dei risultati conseguiti per un progetto o una scelta vincente e non accetta alcuna critica, benché costruttiva.
In questi casi dai il buon esempio di leader: lavora con la massima umiltà, facendo capire che imparare dagli altri non è una vergogna, anzi una virtù. Darai una bella lezione di vita all’orgoglioso, che magari ritornerà più nei ranghi a beneficio di tutti i tuoi dipendenti.
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