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Come aprire un Temporary Shop

Da qualche tempo lo fanno anche marchi noti come Prada e Nike, stiamo parlando dell'apertura dei Temporary Store. Negozi a tempo che servono da pubblicità o da lancio di un marchio o di un prodotto. Vediamo di capire come sfruttare questa nuova tecnica di marketing e come aprire un Temporary Shop.

Tempo di lettura: 3 minuti

Forse ne hai già sentito parlare o forse è la prima volta che ti trovi di fronte a questa parola, ma i temporary shop sono ormai diventati una realtà sempre più consolidata nel mondo del fashion retail.

Ma cosa sono esattamente?

Si tratta di un modo nuovo di fare business, importato nel nostro Paese da Stati Uniti e Gran Bretagna, che consiste nell’apertura di negozi temporanei, normalmente per un periodo che va da un giorno a 6 mesi al massimo, allo scopo di pubblicizzare marchi o prodotti, testarne il loro gradimento al pubblico ma anche fare lead generation e crearsi una base di potenziali clienti da convertire.

Nonostante siano piccoli e transitori, questi punti vendita hanno il potere di attirare l’attenzione dei consumatori, incuriositi da una modalità di acquisto che interrompe la solita routine dello shopping in negozio.

Solitamente, i temporary shop compaiono nelle zone più frequentate e centrali delle città e propongono capi in edizione limitata o a prezzo scontato, rappresentando per il consumatore un’occasione imperdibile.

Quella dei negozi a tempo è, a tutti gli effetti, una strategia di marketing che, attraverso la creazione di un evento effimero, veicola un messaggio che dura nel tempo e, soprattutto, nella mente del potenziale cliente, facendogli ricordare quel brand o prodotto.

Ai temporary shop ricorrono soprattutto le grandi aziende, anche se la loro apertura può essere fatta da qualsiasi attività commerciale, visto che spesso questi negozi si auto-finanziano tramite le vendite e garantiscono un forte abbattimento dei costi fissi rispetto ai “normali” punti vendita.

Il temporary shop, oltre al fashion retail, è adatto per tanti altri settori, tuttavia è importante seguire 5 semplici regole riguardo la loro apertura.

Collocazione

Alla domanda su dove posizionare il proprio temporary shop, la risposta più semplice è anche la più corretta, cioè in un luogo con elevato traffico pedonale, magari dove si svolgono eventi particolari quali manifestazioni sportive, fiere, raduni, ecc.

Meglio se di fianco ti trovi attività che trattano i tuoi stessi prodotti o si rivolgono al medesimo target perché potresti sfruttare gratuitamente i loro visitatori per catturare qualche potenziale cliente.

Clientela

Chi frequenta i temporary shop di solito appartiene ad una fascia economica medio/alta; pertanto, cerca di offrire loro prodotti originali e di qualità, senza tralasciare la propria esperienza d’acquisto creando uno store innovativo, seducente, accattivante, con forme e colori che rapiscano l’attenzione.

Crea attesa

Essendo ben visti dal pubblico e capaci di incuriosire, i temporary shop sono un’enorme occasione da sfruttare per generare vendite e guadagni. Per far sì che tutto ciò diventi realtà, realizza una campagna di comunicazione capace di generare attesa prima dell’apertura, coinvolgendo quanta più gente è possibile puntando proprio sulla particolarità dell’avvenimento. 

Inaugurazione

Crea un grande evento per il giorno dell’inaugurazione, offri ai potenziali clienti uno spettacolo di animazione, senza trascurare ciò che più gli interessa e cioè l’acquisto. Presenta loro coupon o sconti particolari, dei quali potranno usufruire in quel giorno.

A tal proposito ti invitiamo a leggere le nostre due guide: come organizzare eventi in negozio e come inaugurare un negozio.

Scarsità e Pubblicità

Ciò che determina il successo di un temporary shop è concedere al cliente l’occasione di acquistare qualcosa per un tempo limitato o a condizioni vantaggiose. Dunque è fondamentale trasmettere al consumatore il senso di scarsità dell’offerta scatenando in lui la necessità di affrettarsi ad acquistare.

In tal senso, gli strumenti migliori che hai a tua disposizione per farlo sono i mezzi di comunicazione moderni e tradizionali: social network, internet, sito web e, naturalmente, i giornali e la cartellonistica.

Temporary shop senza partita IVA: come funziona?

Il temporary shop presenta un altro grande vantaggio: può essere lanciato senza necessariamente aprire la partita IVA. Un’opzione particolarmente interessante se vuoi lanciare un’attività in dropshipping, così da ridurre ulteriormente le spese almeno all’inizio.

Non è previsto l’obbligo della partita IVA, a patto però che l’attività sia aperta per un periodo massimo di 30 giorni nell’arco di 365. Una soluzione del genere è molto apprezzata dai brand di moda, che possono testare l’apprezzamento dei clienti verso determinati prodotti. Oppure è l’occasione ideale per nuovi marchi di farsi conoscere e, se le cose dovessero andar bene, aprire un e-commerce a tutti gli effetti.

Oppure si può utilizzare il temporary shop per sfruttare l’effetto scarsità, vendendo così i prodotti in eccesso e svuotando il magazzino per fare spazio alla nuova merce in arrivo.

Una volta che il temporary shop ha esaurito il suo ciclo vitale, puoi decidere se chiuderlo o se tenerlo attivo, ma in tal caso dovrai aprire un e-commerce e sostenere i costi ad esso collegati. Potrai comunque svolgere entrambe le operazioni senza sostenere il peso del costo dell’IVA. Un vantaggio non da poco per chi sta per lanciare una nuova attività o vuole sondare l’apprezzamento del pubblico.

Foto anteprima: flickr.com/photos/25802865@N08/22911264715

Francesco Ferrara
Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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