Chi è l’interaction designer e cosa fa per migliorare l’esperienza dell’utente

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Tempo di lettura articolo: 3 minuti

chi è l'interaction designerLe aziende moderne devono fare i conti con la digitalizzazione dei negozi e con le nuove richieste sempre più esigenti dei clienti. Cosa vuole il consumatore moderno? Un’esperienza di navigazione fluida, veloce e senza fronzoli. In breve vuole tutto e subito. E in tale contesto sono nate nuove figure professionali e una di queste è l’interaction designer. Cosa fa e cos’è l’interaction designer?

É una nuova figura nata dopo lo sviluppo sempre più intenso e approfondito delle moderne tecnologie, che si occupa proprio di creare un’esperienza gradevole, coinvolgente e cucita su misura dei vari clienti. Analizziamo meglio cosa fa, di cosa si occupa e quali sono le competenze richieste.

Chi è l’interaction designer?

L’interaction design, nota anche come design dell’interazione, è una disciplina che si occupa appunto dell’interazione tra l’uomo e i dispositivi meccanici e informatici.

Questo settore è in continua evoluzione, quindi bisogna sempre essere aggiornati sull’argomento. L’interaction design valuta quali sono le esigenze dell’utente, dopodiché studia una serie di soluzioni efficaci che migliorano in maniera tangibile l’esperienza.

Un esempio perfetto ce l’abbiamo davanti agli occhi: lo smartphone. Una delle svolte epocali nell’utilizzo dei telefonini è stata l’introduzione del touchscreen, grazie al quale basta un semplice gesto del dito per navigare, leggere la posta, fare acquisti online o scorrere una pagina.

Oggi tutti gli smartphone hanno il touchscreen, ma pochi anni fa non era così. L’interaction designer è una figura imprescindibile per le aziende che vogliono crescere e migliorare l’esperienza dei loro clienti. Sono quindi i dispositivi ad adattarsi all’uomo, e non viceversa.

Qual è la differenza tra UX designer, UI designer e interaction designer

Proprio perché la tecnologia sta diventando sempre più complessa e settoriale, stanno nascendo nuove figure per certi versi sovrapponibili tra di loro. Eppure alcune figure professionali, benché operino nello stesso settore, hanno in realtà compiti diversi.

Restando nell’ambito della customer experience l’UX designer, l’UI designer e l’interaction designer pur avendo come obiettivo migliorare l’interazione tra uomo e dispositivi tecnologici hanno compiti e mansioni diverse.

Esaminiamo meglio queste tre figure:

  • l’UX designer crea una perfetta architettura dell’informazione per rendere la fruizione del prodotto o del servizio estremamente semplice e intuitiva;
  • l’UI designer, pur sfruttando il lavoro dell’UX designer, fa uno step in più poiché lavora molto sulla presentazione del prodotto o del servizio per renderlo più accattivante. Questa figura opera principalmente sulla presentazione estetica e sul design, scegliendo i colori, i font, le componenti e altre immagini che aumentano l’engagement e il coinvolgimento dell’utente;
  • l’interaction designer studia i metodi di interazione più efficaci per ogni dispositivo, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza dell’utente.

Il cliente al primo posto

L’interaction designer lavora in un’ottica di customer centricity, cioè una strategia aziendale che sviluppa, produce e consegna prodotti e servizi allineati con i reali bisogni dei clienti.

In pratica l’utente ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo, poiché le azioni necessarie per portare a termine l’operazione desiderata sono davvero pochissime.

In tale contesto è di fondamentale importanza conoscere bene il pubblico di riferimento, ma anche il settore in cui si opera.

A seconda del business, il cliente finale potrebbe avere preferenze particolari nell’utilizzo di un servizio. Inoltre conoscere meglio i propri clienti consente alle aziende di calibrare la comunicazione e la fornitura dei prodotti secondo le esigenze dei loro clienti.

É importante effettuare test A/B per conoscere e analizzare approfonditamente le reazioni dei consumatori e poi adeguarsi di conseguenza.

Altrettanto fondamentale è scegliere il tone of voice ritenuto più adeguato, tenendo conto di tutto il contesto.

Un e-commerce che vende abbigliamento streetwear destinato ad un pubblico giovane farebbe bene ad adottare una comunicazione fresca e giovanile. Un e-commerce che distribuisce abiti da cerimonia o vestiti per professionisti invece dovrebbe usare un linguaggio più sobrio e formale.

Chi è l’interaction designer e quali sono i suoi compiti principali?

Un bravo interaction designer deve avere conoscenze molto approfondite che vanno dal design al marketing fino alla psicologia cognitiva che può essere fatta rientrare nel neuromarketing.

Ma nello specifico di cosa si occupa l’interaction designer? Possiamo così riassumere le principali mansioni di questa figura:

  • identificazione del target di pubblico e definizione dei suoi bisogni. Per creare un’esperienza positiva per i clienti finali per prima cosa bisogna conoscere loro, le esigenze e le necessità;
  • studio del design del prodotto. Una volta stilate le basi dalle quali partire, il professionista sviluppa l’idea e studia come il prodotto dovrebbe funzionare, quale dovrebbe essere il suo aspetto estetico e in quale contesto andrebbe inserito. In questa fase, che possiamo definire embrionale, vanno poi studiati i dettagli che poi fanno la differenza come font, colorazioni, spazi, impaginazione ecc.;
  • realizzazione dell’idea. Come ultimo step il professionista inizia ad elaborare una serie di prototipi che vanno testati e sperimentati. Dopo aver raccolto feedback e recensioni di altre persone coinvolte nel progetto, si può procedere ai miglioramenti per realizzare un prodotto finale plasmato su misura sulle esigenze dei clienti finali.

Foto: Pixabay

Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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