Indipendentemente che operi nel settore del retail da molto tempo, oppure che ti stia affacciando da poco in questo settore, sicuramente ti sarà utile conoscere i principali termini del glossario del retail. Sono termini per indicare comportamenti abituali, tendenze o dinamiche che bisogna conoscere e che generalmente si utilizzano nel mercato americano, ma che ormai sono diventati di uso comune anche in Italia.
Innanzitutto è importante capire che con retail si fa riferimento alla vendita di prodotti al consumatore finale. Si tratta della vendita al dettaglio, cioè l’ultimo anella della catena della distribuzione.
Il retailer acquista quindi grandi quantità di prodotti da un fornitore, per poi rivenderli singolarmente al consumatore finale, per l’appunto al dettaglio. Il glossario del retail è davvero molto ampio, quindi ci concentriamo sui termini di più ampia diffusione e di maggiore tendenza.
Indice
Il glossario del retail: i Big Data
Con il termine Big Data si intende quell’enorme mole di dati che un’azienda raccoglie tramite sondaggi, email, social ecc. Sono informazioni preziosissime di natura demografica o social, che consentono di conoscere meglio i propri clienti, come ad esempio i metodi di pagamento preferiti o le modalità di acquisto.
Grazie a questi dati i negozi e gli shop online possono personalizzare l’esperienza del cliente, che può completare l’acquisto secondo le sue principali abitudini e preferenze.
Il clic and collect
Il mondo del retail sta andando sempre di più verso la direzione phygital, cioè un approccio alla vendita capace di sfruttare i vantaggi degli strumenti online e offline. Ebbene in tale contesto una delle strategie più apprezzate e gettonate è il clic and collect.
In pratica i clienti possono visionare il prodotto comodamente online e, dopo averlo analizzato e confrontato con altri, procedono all’acquisto sul web. Il prodotto però non viene spedito a casa, ma direttamente in un punto vendita dove il cliente può tranquillamente ritirarlo di persona.
Questa soluzione piace tanto sia ai clienti che ai retailer. I clienti infatti possono risparmiare sul costo di spedizione, evitando ritardi o problemi nella consegna. Le stesse aziende possono ridurre in modo significativo i costi della consegna.
Inoltre ne trae beneficio anche l’ambiente, poiché viene limitata notevolmente anche l’emissione di CO2 considerando che si riduce il numero di furgoncini che camminano per le strade per le consegne.
Dropshipping
Un altro termine che ormai è diventato di dominio pubblico nel mondo del retail è il dropshipping. Questa particolare tecnica di vendita consente al retail di vendere comodamente al consumatore finale, senza di fatto possedere mai il prodotto.
Il retailer, dopo che il cliente ha completato un acquisto, invia la richiesta ad una terza persona, cioè il produttore, che si fa carico della consegna al consumatore finale.
Il retailer ne trae grandi benefici soprattutto in termini economici e logistici, poiché non ha bisogno di un magazzino dove stoccare la merce. In sostanza basta una connessione Internet stabile e un computer o qualsiasi altro dispositivo mobile per gestire un e-commerce senza necessità di spazi fisici.
Pagamenti mobile e shopping mobile
Le modalità di pagamento sono sempre più ampie e variegate sia nel mondo dell’online che in quello dell’offline. Questo sempre nell’ottica della massima soddisfazione del cliente, che ha la possibilità di concludere la transazione secondo il metodo che ritiene più sicuro.
Sono così nati diversi tipi di pagamenti mobile, che consentono ai consumatori di pagare direttamente con il cellulare. I contanti e le carte di credito lasciano così il posto agli NFC o altre soluzioni come l’app di PayPal, ApplePay o Google Wallet.
E poi ci sono i pagamenti shopping mobile, che permettono d completare le transazioni tramite app oppure usando il pos mobile.
Glossario del retail: la vendita omnichannel
Oggi si parla sempre più di omnicanalità, vale a dire un sistema di vendita che utilizza diversi canali ma tutti perfettamente connessi e collegati tra di loro. Prendendo ad esempio il già citato clic and collect, i consumatori possono sfruttare diversi canali per vivere un’esperienza d’acquisto cucita su misura per loro.
Un utente ad esempio può chiedere informazioni su un prodotto direttamente sui social, acquistarlo online e poi recarsi in un punto vendita fisico per ritirarlo. I servizi omnichannel però non riguardano esclusivamente la vendita, ma anche il post vendita e in generale la comunicazione.
Questa massima flessibilità rende libero il cliente di muoversi sui vari canali, che siano offline oppure online, ricevendo sempre un’assistenza professionale e curata fin nei minimi dettagli.
Unified brand experience
Ogni brand deve avere una sua identità ben precisa ed essere subito riconoscibile, affinché i clienti si sentano parte di una community che condivide gli stessi valori e gli stessi ideali.
Il brand deve quindi diffondere la sua identità in modo coerente su qualsiasi canale, dal negozio fisico ai social, dalle app fino agli e-commerce. Mantenendo una comunicazione identitaria che rispetta lo stile e il linguaggio del brand, diventa più facile rafforzare la propria identità e regalare una unified brand experience di grande valore.
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