Saldi invernali 2024: calendario con le date di tutte le regioni

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Saldi invernali 2022Saldi, saldi, saldi! Sta per arrivare il periodo dell’anno più atteso dagli amanti dello
shopping. Subito dopo le feste, infatti, in tutta Italia si partirà con le liquidazioni di
fine stagione.

Come ogni anno le singole regioni hanno stilato un calendario con i
giorni in cui i saldi invernali 2024 prenderanno il via: si partirà quasi ovunque il 5 gennaio, quindi il primo giorno feriale prima dell’Epifania, ma cambieranno le date di fine delle promozioni. Inoltre in gran parte delle regioni sarà vietato fare promozioni nei giorni antecedenti l’inizio dei saldi.

Con l’inizio del nuovo anno partiranno le ricerche dell’affare migliore, per accaparrarsi i prodotti che tanto desiderano gli acquirenti ma ad un prezzo più basso. Sono tante le occasioni da prendere al volo, attendendo le svendite dopo le feste natalizie.

Saldi invernali 2024: come sono nati?

Ti sei mai chiesto da dove nasce questa pratica? Prima di svelare quali saranno i giorni di partenza regione per regione per i saldi 2024, andiamo a scoprirlo facendo una salto nel passato.

Il periodo fascista

La nascita dei saldi in Italia è una storia interessante: la prima legge che ha introdotto
nel nostro paese le “vendite straordinarie” e le “vendite di liquidazione” risale al
periodo fascista. Per la precisione fu approvata il 2 giugno 1939.

Questo genere di vendite fu pensato soprattutto per i capi di abbigliamento e gli
indumenti, considerati prodotti stagionali che avrebbero subito un
notevole deprezzamento se non venuti entro un certo periodo di tempo. Così come
avviene oggi, era obbligatorio riportare chiaramente i pezzi iniziali sulla merce e non
era consentito modificarli durante il periodo delle vendite promozionali.

All’epoca i commercianti erano liberi di scegliere il periodo dell’anno in cui
applicare i prezzi ribassati, ma la trafila burocratica per poter ottenere
l’autorizzazione era lunga e tortuosa e, spesso, ne erano scoraggiati.

Dopo il fascismo

Con la caduta del fascismo e quindi con l’abrogazione delle corporazioni, la disciplina relativa ai saldi si fece alquanto confusa.
Di fatto, a proclami illusori e a pubblicità più o meno veritiere, non corrispondevano degli sconti effettivi. Così nel 1980 si decise di regolamentare la materia per tutelare i consumatori dalla pubblicità ingannevole e dai commercianti disonesti che, appunto, presentavano falsi ribassi di prezzo. Spesso infatti non c’era alcun realmente sconto o ribasso.
Ed è così che il 19 marzo di quell’anno prese vita la legge n. 80, la quale ricalcava in buona sostanza la normativa in vigore durante il fascismo con la distinzione tra vendite fallimentari, da limitare ai casi di cessazione dell’attività e le vendite straordinarie per fine stagione, dette anche saldi stagionali.
Così le Camere di Commercio stabilivano i periodi dell’anno, che potevano essere due al massimo, in cui era possibile applicare i saldi.
Le linee guida fondamentali, alle quali i venditori dovevano attenersi, erano le seguenti:
  • i periodi di saldi non potevano durare più di quattro settimane;
  • le merci in saldo dovevano essere indicate chiaramente ed essere esposte lontano dalle altre;
  • la pubblicità non poteva essere ingannevole;
  • il venditore doveva obbligatoriamente dimostrare, in caso di controlli, che gli sconti erano effettivi;
  • non ci potevano essere limiti ai capi in sconto che si potevano comprare;
  • non era possibile limitare lo sconto all’abbinamento obbligatorio con altri prodotti.

La situazione attuale

Qualche altra modifica arrivò dieci anni dopo, nel 1991, quando i periodi dell’anno in cui poter praticare i saldi vennero unificati in tutta Italia: dal 7 gennaio al 7 marzo e dal 10 luglio al 10 settembre. Al di fuori da questo periodo di tempo erano possibili solo vendite promozionali, vietate per l’abbigliamento nel periodo dei saldi e nei 40 giorni precedenti.

Nel 1998 si intervenne ancora sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando poter iniziare i saldi.

Quando nel 2001 venne data autonomia dalle regioni, ognuna iniziò a decidere per sé con grandi differenze.

Le date di inizio, con il passar del tempo, sono poi state concordate tra le diverse regioni, in modo da non creare eccessive disparità.

Il calendario dei saldi invernali 2024: le date regione per regione

Andiamo quindi  a vedere quando partiranno i saldi per questa stagione invernale nelle singole regioni.

In Abruzzo i saldi partiranno il 5 gennaio e dureranno fino ad un massimo 60 giorni. A differenza delle altre regioni sarà possibile anche effettuare vendite promozionali in ogni periodo dell’anno.

In Basilicata, che l’anno scorso lanciò i saldi il 2 gennaio, quest’anno gli sconti inizieranno il 5 gennaio e le promozioni dureranno per 60 giorni. Non sarà possibile effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi.

In Calabria la data di inizio saldi è fissata il 5 gennaio  e termineranno il 6 marzo 2024. Qui il divieto di effettuare promozioni vige nei 15 giorni prima dei saldi.

In Campania i saldi partiranno il 5 gennaio e dureranno per 60 giorni, con divieto di promozioni nei 30 giorni antecedenti alla data di partenza.

Anche in Emilia Romagna lo start dei saldi è previsto per il 5 gennaio e termineranno il 4 marzo 2024, con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima.

In Friuli Venezia Giulia l’inizio dei saldi sarà il 5 gennaio e finiranno il 31 marzo, con la possibilità di effettuare vendite promozionali in tutto il periodo dell’anno.

Nel Lazio i saldi avranno una durata più breve: inizieranno il 5 gennaio e dureranno per 6 settimane, con divieto di effettuare promozioni dei 30 giorni precedenti.

La Liguria come molte altre regioni ha scelto il 5 gennaio come inizio dei saldi, che finiranno il 18 febbraio 2024, con divieto di promozioni nei 40 giorni prima del loro inizio.

In Lombardia si parte con i saldi il 5 gennaio che dureranno fino al 4 marzo, con divieto di vendite promozionali nei 30 giorni precedenti.

Nelle Marche inizio dei saldi previsto il 5 gennaio e la fine dei saldi il 1° marzo 2024. L’obbligo di non effettuare promozioni prima dei saldi è di 30 giorni.

In Molise la data di inizio saldi è il 5 gennaio e gli sconti dureranno per 60 giorni. Le promozioni saranno vietate nei 30 giorni precedenti e nei 30 giorni successivi ai saldi.

In Piemonte si parte il 5 gennaio e i saldi dureranno per 8 settimane, mentre il divieto di promozione sarà esteso per i 30 giorni precedenti.

La Puglia ha comunicato come data d’inizio quella del 5 gennaio e i saldi finiranno il 28 febbraio 2024. Il divieto di promozione è di 30 giorni prima dell’inizio dei saldi.

Dal 5 gennaio partiranno i saldi in Sardegna e dureranno 60 giorni. Il divieto di effettuare promozioni è un po’ più lungo e coprirà i 40 giorni antecedenti i saldi.

La Sicilia, che l’anno scorso partì il 2 gennaio, quest’anno si è allineata e i saldi inizieranno il 5 gennaio. La fine dei saldi è prevista il 15 marzo 2024 e sarà possibile effettuare vendite promozionali in ogni periodo dell’anno.

In Toscana l’inizio dei saldi è fissato al 5 gennaio e dureranno per 60 giorni. Nei 30 giorni prima dei saldi sarà vietato fare vendite promozionali.

Il 5 gennaio è la data di inizio dei saldi anche in Umbria e la fine è prevista il 5 marzo 2024. Le vendite promozionali in regione potranno essere effettuate per tutto l’anno.

In Veneto si parte il 5 gennaio con i saldi e si finisce il 28 febbraio. Anche qui vige il divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dei saldi.

La Valle D’Aosta ha stabilito di avviare le vendite di fine stagione a partire dal 3 gennaio e la fine è prevista il 31 marzo. Il divieto di vendite promozionali è esteso solo per i 15 giorni prima dei saldi.

Infine nella provincia di Trento non è prevista una data di inizio e di fine dei saldi, che potranno essere organizzati liberamente dai venditori. A Bolzano invece dipende dal distretto, ma in linea di massima i saldi dovrebbero durare dal 13 gennaio al 10 febbraio o dal 24 febbraio al 23 marzo.

Foto: Pixabay

Francesco Ferrara
Copywriter e giornalista pubblicista, mi occupo della stesura di articoli relativi al marketing ed alla gestione dei negozi e siti online per negozianti, argomenti sui quali ho maturato una lunga esperienza sul campo con corsi, ricerche e studi specifici.

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