Fare il visual merchandiser richiede una serie di competenze artistiche, commerciali e creative per realizzare vetrine capaci di catturare l’attenzione del cliente e stimolare soprattutto l’aspetto emozionale.
Per un visual merchandising di successo bisogna esporre la merce in modo chiaro e con uno stile accattivante costruendo l’identità e la comunicazione visiva di un negozio per inviare un messaggio chiaro e comprensibile.
Esistono precise regole e tecniche di visual merchandising da seguire per mixare sapientemente dettagli artistici, psicologici, grafici e di marketing da adattare ai vari settori merceologici per impreziosire il punto vendita (cose che è possibile imparare solamente frequentando un corso per visual merchandiser).
É necessario metterci qualcosa di proprio per un tocco originale con l’obiettivo di distinguersi dai propri competitor ed offrire un valore aggiunto.
Indice
Il colore
Il colore nelle vetrine è un elemento fondamentale per il visual merchandising che caratterizza il brand, il prodotto e lo stesso interior design del negozio. Le tonalità vanno scelte accuratamente anche in base al messaggio che si intende inviare perseguendo le giuste tecniche di allestimento.
Se un brand è legato alla natura è consigliabile utilizzare colori chiari e tonalità pastello come il verde, l’azzurro ed il lilla che hanno un forte potere calmante. Diversamente se si vuole pubblicizzare un punto vendita appena aperto o l’arrivo di nuovi prodotti è opportuno scegliere colori accesi e vibranti capaci di stimolare la curiosità del cliente.
Le insegne all’interno nei negozi
Le insegne nei negozi che indicano la collocazione precisa di magliette, scarpe, borse, camicie ecc. migliorano notevolmente l’esperienza di acquisto del cliente che non perde tempo e può trovare in modo rapido ed immediato ciò che cerca. Sono un valido aiuto soprattutto nei periodo di saldi e devono essere curate sia nello stile sia nella semplicità di comprensione.
La scelta delle luci
Altro step fondamentale per la creazione di un visual merchandising di successo è la scelta delle luci che devono valorizzare i prodotti in vendita. Una luce eccessiva potrebbe però infastidire il cliente creando un senso d’ansia, con ripercussioni negative sulle vendite. Diversamente una luce fioca rischierebbe di non evidenziare i tratti peculiari di un prodotto.
La luce deve essere perfettamente armonizzata creando il cosiddetto “punto focale” sull’articolo di punta, dando però la giusta importanza agli altri prodotti per favorire la tecnica dell’up-selling. I faretti permettono di creare un focus su determinate aree; le luci fluorescenti garantiscono prestazioni efficienti ed economiche; le luci a colori offrono un grande impatto visivo e creano effetti molto creativi.
Le vetrine per un visual merchandising di successo
Le vetrine devono essere allestite in modo tale da valorizzare i prodotti in vendita e comunicare anche la filosofia dell’azienda poiché rappresentano una sorta di biglietto da visita.
Bisogna quindi cambiare l’allestimento frequentemente utilizzando diverse tecniche di visual merchandising per rendere più dinamiche le vetrine. Un’ottima idea è quella di proporre outfit in circostanze tipiche come ad esempio abbigliamenti natalizi alle cene di Natale o abbigliamenti serali per uscite eleganti.
La struttura espositiva della vetrina
La vetrina non deve essere troppo banale altrimenti è difficile catturare l’attenzione del cliente, ma neanche zeppa di elementi altrimenti si fa fatica ad individuare l’articolo in vendita. Display, pareti attrezzate ed espositori devono convivere perfettamente creando un mix accattivante che dia il giusto spazio alla visibilità.
Si possono costruire percorsi espositivi per non annoiare il cliente e tenere sempre viva la sua curiosità. Anche le aree espositive in prossimità della casa vanno curate con attenzione poiché hanno un’elevata visibilità e di conseguenza un alto potenziale di vendita.
Fonte foto: pixabay