Dal 4 al 6 giugno 2024 è andato in scena il progetto “I’m Conscious” della Fondazione Sozzani, che mira a promuovere la moda sostenibile e la consapevolezza ambientale nel settore del fashion. Da sempre la Fondazione Sozzani, fondata da Carla Sozzani, è nota per il suo impegno nella promozione dell’arte, della cultura e del design, e con questo progetto si focalizza sulla moda sostenibile e responsabile.
Sono diversi i giovani che hanno partecipato, essendo ben consapevoli di quali sono i requisiti che un brand deve assolvere per poter essere definito sostenibile.
Indice
I progetti di moda sostenibile di “I’m Conscious”
Sono tantissimi i progetti preparati e presentati al concorso, dove circa 500 studenti, aspiranti giovani stilisti, hanno potuto dare libero sfogo alla loro creatività. Tra questi c’è Neza, che ha mixato gli stili più iconici e caratteristici dell’ex Jugoslavia.
Altro progetto interessante è quello di Roberto, che ha utilizzato capi d’abbigliamento prelevati dal suo guardaroba riassemblandoli fino a dare loro una nuova forma e una nuova vita.
Molto interessante anche il progetto di Lou, che ha riutilizzato gli scarti dei sacchi di juta prodotti dalla sua azienda di famiglia trasformandoli in un bomber dall’ultimo grido e in un paio di pantaloni da abbinare ad una camicia, a sua volta ricavata dai pezzi del corredo delle sue nonne ungheresi.
Uno dei progetti più innovativi è sicuramente quello di Laura, che ha fatto germogliare migliaia di semi da un completo in maglia. Per l’occasione ha utilizzato vecchi maglioni e una coperta di lana ammassati in fondo all’armadio.
Gli obiettivi del progetto
Il progetto mirava principalmente a promuovere l’adozione di pratiche sostenibili nel settore della moda, incoraggiando designer, produttori e consumatori a scegliere materiali eco-friendly, metodi di produzione etici e un design che minimizzi gli sprechi.
All’interno di “I’m Conscious” sono stati inseriti programmi educativi, workshop e conferenze che trattano temi legati alla sostenibilità nella moda. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza sui problemi ambientali causati dall’industria della moda e sulle possibili soluzioni.
Il progetto prevede anche la collaborazione con diversi marchi, designer e organizzazioni che condividono la stessa visione di sostenibilità. Queste partnership sono cruciali per ampliare l’impatto del progetto e promuovere pratiche sostenibili a livello globale.
La Fondazione Sozzani non è certo nuova a queste iniziative, anzi, spesso organizza mostre ed eventi che mettono in evidenza il lavoro di designer e artisti impegnati nella moda sostenibile. Questi eventi non solo celebrano il design innovativo ma educano anche il pubblico su come le loro scelte di consumo possono influenzare positivamente l’ambiente.
I vincitori
Hanno partecipato al progetto, organizzato da Sara Sozzani Milano e la Fondazione Sozzani, circa 500 studenti del secondo anno dell’Istituto Marangoni di Milano, chiamati a realizzare progetti pensati nell’ottica della sostenibilità, intesa come rispetto verso l’ambiente circostante e rivoluzione green. Dei 500 studenti ne sono stati selezionati 50 partecipanti e in seguito altri 9 finalisti.
Oltre alla sostenibilità l’obiettivo era promuovere altre tematiche importanti e delicate come i diritti sociali e l’inclusività, che si intersecano in un mondo sempre più trasversale come quello della moda.
Gli studenti di Fashion Design hanno ideato collezioni composte da due outfit, realizzati con materiali di riciclo o capi già presenti nell’armadio, così da ridurre gli sprechi.
I partecipanti del corso di Fashion Styling hanno esplorato il tema della sostenibilità tramite i servizi editoriali di quattro immagini o cortometraggi di moda, dando sfoggio della loro creatività e della loro visione artistica e innovativa.
Gli studenti del corso di Fashion Business invece hanno sviluppato strategie di marketing, con l’obiettivo di creare strategie di comunicazioni finalizzate a promuovere la moda sostenibile sfruttando i big data, gli strumenti di intelligenza artificiale e in generale le nuove tecnologie.
I commenti degli organizzatori
Barbara Toscano, direttrice dell’Istituto Marangoni Milano, ha commentato con entusiasmo questa iniziativa pensata per i ragazzi. Come ha dichiarato sono proprio i ragazzi gli eredi del mondo futuro, quindi è in loro che deve essere inculcata la nuova mentalità upcycling, cioè finalizzata a ridurre gli sprechi e reinterpretare i capi d’abbigliamento già a disposizione per donare loro una seconda vita.
Per questo motivo, secondo la Toscano, è essenziale permettere ai giovani di esprimersi su temi come la sostenibilità, affinché sviluppino una responsabilità etica verso l’ambiente e non solo. “Il futuro della moda è sostenibile e i nostri studenti sono il futuro” – ha sentenziato la Toscano, parole alle quali hanno fatto eco quelle di Sara Sozzani Maino, che ha osservato come uno dei successi del progetto sia nella sua ampiezza.
“I’m Conscious” sicuramente è un progetto che punta all’educazione ambientale, ma che promuove un percorso di crescita che abbraccia diverse tematiche, come l’innovazione, l’inclusività, l’intelligenza artificiale, la responsabilità individuale e la giustizia sociale.
Sicuramente c’è stata una bella inversione di tendenza già da qualche anno nel mondo della moda e la strada verso la sostenibilità è già tracciata, ma c’è ancora molto da fare e progetti come “I’m Conscious” sono sicuramente tappe fondamentali verso la salvaguardia futura del pianeta.
Foto: Fondazionesozzani.org