Dal blanding al rebranding, sono tante le strategie che i brand di moda mettono in atto per apparire più appetibili agli occhi dei clienti e per conquistare nuove fette di mercato. Quello stesso mercato che, nel mondo della moda, sta diventando sempre più saturo con il proliferare di nuovi brand che rischiano di annullarsi a vicenda. La proliferazione di un numero crescente di brand ha addirittura creando nuove fasce di mercato, andando un po’ a “contaminare” l’ecosistema classico dei consumatori. L’esempio perfetto di quanto detto è il masstige, una forma di mercato nuova che si sta diffondendo sempre di più e che merita un approfondimento poiché annulla il rischio di “appiattimento” dei brand. Per questo motivo abbiamo realizzato questo articolo per spiegare cos’è il masstige e quali sono i suoi tratti peculiari.
Indice
Cos’è il masstige e come si è sviluppato
Il masstige nasce dalla fusione di due parole: “mass” che indica il mercato di massa e “tige” che deriva da prestige. Questa strategia si può chiamare anche co-branding e sta a indicare la collaborazione tra un brand di lusso e un brand low cost.
Si tratta di una partnership win-win poiché entrambi gli attori ne traggono beneficio. I brand di lusso aprono le loro porte ad un mercato più ampio e aumentano la loro visibilità, che riveste un ruolo fondamentale anche per aziende note.
Il brand low cost rafforza la sua identità e si propone sul mercato con maggiore credibilità, differenziandosi dalla concorrenza, guadagnando punti agli occhi dei consumatori e aumentando il suo valore.
Ne traggono beneficio anche gli stessi consumatori che possono accedere ad un mercato di lusso riservato esclusivamente ai clienti altospendenti, ma che ora apre le porte anche ad un pubblico di massa.
Il mercato della moda sta cambiando e da un lato deve rispondere alle logiche produttive e distributive del mercato di massa, come velocità di consegna e produzione seriale, d’altro lato deve adeguarsi alle nuove esigenze del settore fashion che richiedono comunque una produzione flessibile ma allo stesso tempo eco-sostenibile.
Perché il masstige ha avuto successo?
Il masstige sin da subito ha convinto e conquistato tutti: maison d’alta moda, brand low cost, fornitori, produttori e consumatori. Perché?
Come già anticipato la moda è un “panta rei”, tutto scorre e si modifica nel giro di poco tempo. Le tendenze cambiano da una stagione all’altra e quindi il settore fashion deve essere reattivo e rispondere alle necessità di un mercato sempre più cangiante, mutevole ed esigente. Queste esigenze vengono soddisfatte dai marchi low cost.
Allo stesso tempo servono formule comunicative tipiche del lusso, che si basano su edizioni limitate e sulla collaborazione con designer famosi e di testimonial di fama internazionale. E, in questo, le griffe d’alta moda sono maestre.
E così, brand che fino a poco tempo fa era considerati realtà prive di stile e semplici imitatori dei grandi brand, hanno conseguito un successo straordinario. Zara e H&M, nati come brand di massa, iniziano a trovare posto anche nei guardaroba più sofisticati grazie ad un’offerta capace di soddisfare tutti con la logica del “mix and match”.
Sono brand che creano le loro collezioni studiando e analizzando le nuove tendenze e concentrandosi sui bisogni e sulle esigenze dei consumatori, per poi affidarsi a designer anche giovani ma capaci di interpretare le reali necessità del pubblico.
Una minaccia per i brand di lusso?
Qualcuno potrebbe pensare che i brand di lusso, collaborando con aziende low cost, possano perdere quel carattere di esclusività e di prestigio grazie al quale sono entrati nell’Olimpo della moda.
Bisogna però sottolineare che la differenza tra aziende low cost e maison di lusso si stanno assottigliando. Le prime si stanno differenziando sempre di più con collezioni a edizione limitata e creazioni ricercatissime su misura per ogni singolo cliente, costruendo quell’aura di unicità ed esclusività; le seconde sono sempre più orientate al mondo del prêt-à-porter, cioè un settore dell’abbigliamento dove gli abiti non vengono realizzati su misura, ma venduti finiti in taglie standard e pronti per essere indossati.
L’immagine di un brand storico non viene però intaccata, poiché proprio il lusso, la storia, la tradizione e la qualità dei prodotti lo rendono unico. Si possono ricreare e imitare oggetti, prodotti o campagne pubblicitarie, ma la storia e l’identità che trasmettono emozioni non possono essere costruite dai nulla.
Il lusso si impone come concetto e come stile di vita e continuerà a restare tale anche se le maison d’alta moda si mescolano con brand low cost e avviano collaborazioni con loro.
La collaborazione tra H&M e la designer Isabel Marant
Chiudiamo facendo un esempio di masstige, cioè la collaborazione tra il colosso svedese H&M e la designer francese Isabel Marant, con la quale è stata realizzata una capsule collection.
H&M in passato ha già collaborato con brand di lusso come Roberto Cavalli, Maison Martin Margiela, Versace e altri ancora. La collezione è caratterizzata da uno stile tipicamente parigino, dove a farla da padrone è la femminilità metropolitana. I colori dominanti sono il grigio, il rosso, il bianco e il nero con stampe dai richiami hippy e maxi volumi per capispalla. La vendita inizierà il 14 novembre e tra gli esperti del settore c’è un’attesa spasmodica per conoscere la nuova e innovativa collezione H&M.
Foto: Pixabay
